Tra Corigliano e Rossano i carabinieri indagano sulle “visite” a ville ed abitazioni. A Nocara presi quattro ramaioli rumeni
Furti di mezzi ed attrezzature agricoli a raffica nelle ultime settimane nelle campagne di Corigliano Calabro, in modo particolare nella vasta area compresa tra le periferiche frazioni e contrade di Villaggio Frassa, Cantinella, Thurio, Ministalla ed Apollinara. Molto probabile che abbia rialzato prepotentemente la testa la criminalità rurale dedita ai furti su commissione che sottende la classica tecnica estorsiva del cosiddetto “cavallo di ritorno”.
Ciò in considerazione del fatto che le denunce non sono molte a fronte d’un fenomeno che palesa invece “indiscrezioni” piuttosto preoccupanti. Che la maggior parte degli agricoltori abbia deciso di cedere subito all’“esca” dei delinquenti, pagando in silenzio la tangente loro richiesta per la restituzione del maltolto? Ad entrare nel “mirino” dei ladri, a quanto pare, numerosi mezzi agricoli quali trattori, motozappe, decespugliatori, ma anche tubazioni e raccordi per l’irrigazione dei tanti agrumeti che insistono nell’opulenta campagna coriglianese.
Furti nelle ultime settimane si starebbero registrando pure in abitazioni e villette, a Corigliano Calabro così come nella vicina Rossano. In questi ultimi casi, però, le indagini, condotte dai carabinieri delle due compagnie cittadine e coordinate dai magistrati della Procura di Castrovillari, avrebbero già imboccato una “pista”. Che sarebbe riconducibile ad una banda di nazionalità croata e che potrebbe essere “collegata” con un quartetto della stessa nazionalità, ammanettato in flagranza alcuni giorni addietro in una villetta di Rota Greca, alle porte di Cosenza, che credevano in quel momento disabitata ma al cui interno v’erano i proprietari i quali hanno allertato immediatamente i carabinieri. A breve, dunque, potrebbero registrarsi ipotetici quanto interessanti sviluppi investigativi.
Nella tarda mattinata di ieri, invece, nel piccolo centro pedemontano di Nocara, nell’Alto Jonio sibarita, i carabinieri delle stazioni d’Oriolo, Rocca Imperiale e Villapiana, hanno tratto in arresto per furto aggravato in concorso tra loro un quartetto di rumeni: Ion Iulian Baila, di 28 anni e residente a Foggia, Eugen Sergiu Huculeci, di 18 e residente a Policoro in provincia di Matera, Eugen Alin, di 22 ed anch’egli residente a Policoro, e Valentina Paisa, di 23, residente a Foggia.
I quattro sono stati sorpresi in località Piano della noce all’interno d’una fabbrica sottoposta a sequestro a seguito d’un fallimento, mentre erano intenti ad asportare dalle condutture elettriche cavi in rame. Si sono dati subito ad una precipitosa fuga, due a piedi e due a bordo d’una autovettura Skoda Octavia, ma poco dopo sono stati bloccati ed ammanettati. Sull’auto – guidata dalla donna che è stata pure denunciata per guida senza patente – avevano già caricato parte della refurtiva. Il bottino erano svariate matasse di rame per un peso complessivo d’oltre un quintale. Subito sequestrate da parte dei militi dell’Arma, in attesa della restituzione al curatore fallimentare della fabbrica. Nel corso dell’operazione le stesse “divise nere” hanno inoltre sequestrato ai quattro ladri rumeni vari attrezzi utilizzati per il tranciamento dei cavi di rame e un paio di guanti. Gli arrestati sono stati però rimessi in libertà dopo le formalità di rito in attesa che ne venga fissato il giudizio, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Castrovillari.