Singolare iniziativa, nel pomeriggio di giovedì, da parte dell’amministrazione comunale di Corigliano Calabro. Il
sindaco Giuseppe Geraci, infatti, ha inteso convocare un incontro al fine d’“illustrare” il già predisposto bando di gara, in via d’emissione da parte dell’ente, per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urani e la raccolta differenziata. Caso più unico che raro che una gara d’appalto d’un ente pubblico venga “spiegata” alla vigilia, a meno che sia stata scritta, ma soprattutto concepita, in “corglianese”.
All’incontro, per il Comune era presente lo stesso sindaco il quale s’è però limitato ai convenevoli, l’assessore all’Ambiente Marisa Chiurco ed il responsabile del Settore Ambiente dell’ente, Antonio Durante. Ed è toccato proprio a quest’ultimo illustrare il bando alla sparuta platea – una ventina di persone in tutto – costituita perlopiù da “interessati” per un verso o per l’altro. C’erano i rappresentanti di tutte le sigle sindacali, “attenti” in particolare alla salvaguardia dei livelli occupazionali nel settore della raccolta dei rifiuti e della differenziata, c’erano un paio d’esponenti d’associazioni ambientaliste, ma, soprattutto, c’era un “convitato di pietra”, che, benchè in veste di liberissimo uditore, farebbe parte dell’assetto organizzativo della società “Ecoross” che sta svolgendo da mesi il servizio in regime di proroga concessa da parte del Comune dal momento della scadenza contrattuale relativa all’affidamento stesso.
Ad ogni modo, stando alle “impressioni” d’alcuni partecipanti, sarebbe stato un incontro oltre che irrituale alla vigilia d’una gara per l’affidamento d’un appalto di servizio, anche segnata da alcune “stranezze”. Perchè, solo per fare un esempio, il responsabile del Settore Ambiente, Durante, illustrava il bando brandendo in mano una penna biro recante proprio la scritta pubblicitaria della “Ecoross”.
Nel merito: il capitolato d’appalto predisposto prevede una spesa complessiva di ben cinque milioni d’euro annui. A fronte dei quattro del capitolato contrattualmente scaduto. Un aumento – è stato spiegato – dovuto al previsto incremento dell’attività di raccolta differenziata col metodo cosiddetto “spinto” e porta a porta, che dovrebbe potenzialmente e conseguentemente far diminuire i costi dovuti alla Regione Calabria per i conferimenti nelle discariche. Ottimi gl’intenti ma molto meno i costi se si considera che fino a qualche anno fa il Comune di Corigliano Calabro spendeva per lo stesso servizio una cifra oscillante tra il milione e il milione e mezzo d’euro l’anno. Reso ancora più stridente con le dichiarazioni d’un annetto fa rese urbi et orbi dal sindaco Geraci, il quale considerava un’enormità – a livello economico – il contratto in essere con “Ecoross”.
Ma il dato che emerge su tutti l’ha scritto in un post su Facebook una consigliera comunale di minoranza, Elvira Campana, la quale commentando l’incontro cui ha partecipato tra l’altro testualmente scrive «la potenziale azienda che si dovrebbe occupare della raccolta e dello smaltimento». Un dato di fatto che fa aumentare la malizia e “accende” una domanda: ma alla gara possono partecipare altre aziende come per legge, o Corigliano Calabro è a statuto speciale?