TREBISACCE – Convocato per lunedì prossimo 7 settembre alle ore 18 un consiglio comunale straordinario e aperto a tutti i consigli comunali dei 17 paesi dell’Alto Jonio per assumere le opportune determinazioni sulla mancata riapertura dell’ospedale da parte del Commissario Scura di cui ormai tutti chiedono le dimissioni, o la rimozione. Anche perché si rifiuta di applicare una sentenza del Consiglio di Stato quale supremo organo della giustizia italiana.
Ne ha dato notizia attraverso un comunicato il sindaco della città Franco Mundo il quale è tornato a stigmatizzare il comportamento di Scura e le frasi ingiuriose pronunciate alla presenza sua e del delegato alla sanità Saverio La Regina. Nell’occasione le popolazioni dell’Alto Jonio, per bocca dei loro rappresentanti istituzionali, vorranno anche confutare e rimandare al mittente le sprezzanti e irrispettose frasi pronunciate dallo stesso Commissario nei loro confronti (siete 4 gatti…), rispetto alle quali c’è stata una unanime e sdegnata presa di posizione, tranne però quella dei tanti referenti politici, di destra e di sinistra, che vengono nell’Alto Jonio solo per raccattare voti. «La cosa più grave dal punto di vista politico – ha scritto infatti il primo cittadino – è l’assoluto silenzio degli organi politici e della deputazione regionale e parlamentare di fronte a tali offese, provocazioni e inadempimenti. A parte qualcuno della maggioranza di governo, – ha aggiunto il sindaco Mundo – non vi è stata alcuna presa di posizione: in privato tutti concordano sull’incapacità di Scura di gestire la sanità in Calabria. In pubblico, invece, tranne qualche esponente della Opposizione (il consigliere regionale Giuseppe Graziano n.d.c.) si trincerano in un silenzio assordante e quasi connivente. L’Alto Jonio – ha concluso il sindaco di Trebisacce – merita rispetto! Siamo pertanto in attesa di un convinto sostegno politico, soprattutto da parte di chi ha avuto riconoscimenti elettorali. E lunedì prossimo, in consiglio, diremo anche questo ai cittadini-elettori del nostro comprensorio».
Pino La Rocca