L’esecutivo guidato dal sindaco Montalti non sa programmare l’azione amministrativa; fa continuamente ricorso al criterio della “urgenza”; si comporta in modo poco trasparente nelle gestione dei bandi e dell’avvio al lavoro e mantiene un atteggiamento di sistematica incomunicabilità con la Minoranza. E’ quanto rimprovera al sindaco Montalti e alla sua Giunta il capo-gruppo di Minoranza ed ex sindaco Luigi Bria a un anno circa dall’inizio del mandato elettorale.
«La questione dei parcheggi improvvisati nella pineta del Lido-114 – spiega Bria – ne è la prova provata: invece di utilizzare le apposite aree previste nel PRG, si improvvisano dei parcheggi, con tanto di parchimetro, che non garantiscono niente, né la sicurezza delle auto, né quella dei boschi, né quella dei cittadini e creano tanto malcontento nella popolazione e nei turisti che vengono vessati da balzelli senza avere in cambio alcuna garanzia». Parlando poi di lavoro, l’ex sindaco Bria rimprovera ai suoi avversari politici di aver non aver mantenuto fede agli impegni assunti, preferendo finora assegnare i lavori a 5 ditte esterne a Villapiana, mortificando così le imprese e gli operai del luogo. Altri rilievi critici sono rivolti all’avvio al lavoro, che verrebbe solo fittiziamente affidato a società esterne, la qual cosa spiegherebbe determinate reazioni. «Il comune – ha ammonito Bria con riferimento al fuoco che l’ha fatta da protagonista prima e durante l’estate – deve dare l’esempio ed essere un baluardo di legalità, perché quando si rispettano le leggi nessuno reagisce in modo incontrollato». Bria ha parlato quindi di opere realizzate dall’esecutivo precedente e passate sotto silenzio, come il mega-serbatoio del Lido che avrebbe risolto il problema idrico e di opere da realizzare come il Centro per Anziani. «Avrei fatto carte false – ha commentato il medico Bria – per farlo realizzare, non per non farlo realizzare» e infine, in merito al rapporto con la Minoranza ed alla trasparenza dell’attività amministrativa, che secondo Bria potrebbe essere agevolata dalla trasmissione-tv dei consigli comunali, ha concluso dicendo di non volersi sottrarre al ruolo di vigilanza e di controllo ma di trovare grosse difficoltà perché l’unico momento di confronto avviene nel civico consesso che viene convocato solo ogni tre mesi.
Pino La Rocca