Dopo l’alluvione: è attesa per giovedì pomeriggio la seduta straordinaria monotematica sollecitata dalle minoranze e subito convocata dal presidente Magno
S’annuncia infuocata la seduta straordinaria e monotematica del Consiglio comunale di Corigliano Calabro, già convocata da parte del presidente Pasquale Magno per giovedì prossimo 3 settembre alle ore 17,30 per “Comunicazioni e discussione inerenti il nubifragio che s’è abbattuto sull’area urbana Corigliano Calabro-Rossano lo scorso 12 agosto causando molteplici disagi alle due città”.
La seduta era stata pubblicamente sollecitata da parte d’alcuni consiglieri della minoranza. I quali, ancor prima di formalizzare in Municipio l’atto di richiesta preannunciato, si sono visti recapitare la convocazione del presidente Magno il quale non ha inteso nella circostanza neppure di convocare la conferenza dei capigruppo consiliari.
L’evento alluvionale ha fatto registrare virulente polemiche da parte di numerosissimi cittadini ed esponenti politici, i quali hanno denunciato pubblicamente ciò che a parer loro non avrebbe funzionato nella gestione della fase post alluvionale da parte della “macchina” amministrativa comunale guidata dal sindaco Giuseppe Geraci.
Ora, terminata la fase più critica dell’emergenza, si rende necessario fare il punto della situazione, anche alla luce del già decretato stato d’emergenza da parte del Governo Renzi che ha stanziato tre milioni e 900 mila euro destinati alla riparazione dei danni provocati dall’evento calamitoso nei tre comuni interessati, Rossano, Corigliano Calabro e Crosia.
Corigliano oggi si presenta come un vero e proprio “campo di battaglia”, tanti sono i danni alle strade, alle infrastrutture pubbliche, a privati e ad attività commerciali. Danni, secondo la stima del Comune inviata al Governo, per oltre 56 milioni d’euro.
L’amministrazione Geraci ha deciso d’alleviare i danni subiti dai privati, differendo d’un mese il termine per il pagamento della prima rata relativa alla tassa sui rifiuti urbani, già fissato al 31 agosto. Provvedimento che non “allevia” affatto le ferocissime critiche piovute in queste settimane sulla testa dello stesso sindaco, dei suoi assessori e dei funzionari comunali responsabili della gestione dell’emergenza post alluvionale.
E il Consiglio di giovedì certamente non si “limiterà” a dibattere sulla gestione dell’emergenza, ma appare quasi scontato che s’“incuneerà” sulle cause dei molteplici, gravissimi, danni pubblici e privati, e sulle responsabilità politiche ed amministrative dello scempio idrogeologico (altro che dissesto!) che ha visto la città soccombere inesorabilmente alla prova della pioggia torrenziale.
Cause e responsabilità che certamente entreranno in discussione e che sicuramente scateneranno prepotenti accuse reciproche da una parte, dall’altra e dall’altra ancora. Dimenticando – volutamente – il perfetto e malcelato trasversalismo politico ed amministrativo che ha colpevolmente “sgovernato” l’urbanistica e l’edilizia coriglianesi nell’ultimo ventennio da parte delle due amministrazioni comunali rette dallo stesso sindaco Geraci (quello attuale è il suo terzo mandato) e di quelle rette dagli ex sindaci Giovanni Battista Genova, Armando De Rosis e Pasqualina Straface, intervallate da periodi commissariali in cui gli stessi identici funzionari (gli stessi che hanno gestito l’emergenza post alluvionale…) “eterodiretti” da quella stessa politica trasversale hanno proseguito l’“opera d’arte” urbanistico-edilizia che ha dato l’attuale mostruosa immagine di Corigliano Calabro, “al netto” di quanto provocato dall’evento alluvionale del 12 agosto…