Una situazione ancora drammatica. A Rossano è emergenza post-alluvionale di fatto da ben sei lunghissimi giorni. Ma ce ne vorranno altri dieci – e saranno anch’essi lunghissimi – perchè il Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Matteo Renzi si riunisca per dichiararlo “di diritto”, vale a dire formalmente. E all’Istituzione-Comune, quella cui per prima su qualunque altra fanno riferimento i cittadini – e vi sono interi nuclei familiari colpiti che hanno subito danni materiali enormi – non resta che ringraziare con la devozione di sempre la Santissima Vergine Maria Achiropita Protettrice di Rossano, i cui solenni festeggiamenti religiosi si sono tenuti come ogni anno nel giorno di Ferragosto.
Proprio con questo religioso ringraziamento ha esordito, nella conferenza stampa tenutasi ieri mattina presso il Centro operativo misto attivato nello stadio comunale “Stefano Rizzo”, il sindaco Giuseppe Antoniotti.
Il primo cittadino è apparso energico e motivato: «Il nostro lido Sant’Angelo travolto dalla furia dell’alluvione, il nostro lungomare che era nuovo di zecca, bellissimo, risorgeranno perchè la città di Rossano vuole risorgere e saprà risorgere: lo Stato è presente e ci aiuterà».
Antoniotti ha ringraziato quanti in questi giorni hanno contribuito concretamente negli aiuti, ed è un elenco lunghissimo che incarna Istituzioni, organizzazioni sociali, il mondo della Chiesa presente col Pastore dell’Arcidiocesi rossanese, l’arcivescovo monsignor Giuseppe Satriano, e tanti, tantissimi cittadini di Rossano, dei comuni limitrofi, della Calabria intera.
Antoniotti ha voluto ringraziare tutte le autorità, le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato, la Caritas diocesana e tutti coloro che finora non si sono risparmiati. «Abbiamo istituito il Centro operativo misto immediatamente, sin dalle prime segnalazioni, siamo stati vicini alle persone colpite e non ci siamo risparmiati; il Governo deve aiutarci, soprattutto per sostenere chi ha perso tutto». Il Comune ha già predisposto la modulistica per le richieste di risarcimento di quanti hanno subito i danni, precisando che il termine per la consegna della documentazione comprovante, fissato per domani, non è affatto perentorio.