Un esecrabile atto intimidatorio è stato compiuto la notte scorsa nei confronti del primo cittadino di Albidona Salvatore Aurelio sindaco alla sua seconda consiliatura, esponente storico del partito Socialista presentatosi a capo di una lista civica di centrosinistra. Verso le 2.00 della notte tra venerdì e sabato ignoti, approfittando anche di un concomitante blak-out elettrico all’impianto di pubblica illuminazione, hanno dato fuoco al portone della sua abitazione sita in via San Pietro dopo averla cosparsa di liquido infiammabile.
E’ stato Giuseppe Dario, il figlio dello stesso sindaco a svegliarsi per primo avendo sentito il crepitio delle fiamme e l’odore acre del fumo a dare l’allarme ed a far scattare le operazioni di spegnimento delle fiamme, altrimenti il fuoco si sarebbe propagato all’intera abitazione dove dormivano 4/5 persone tra cui Salvatore, il nipotino del sindaco. Il vile gesto, che fa seguito all’altro episodio di alcuni giorni addietro nel quale ignoti hanno sbarrato con una grossa catena la porta d’ingresso del comune impedendo al sindaco ed agli impiegati di entrare nel municipio, rischiano di far passare un paese tranquillo come Albidona per una comunità mafiosa. Da qui la mortificazione e lo sdegno del sindaco Aurelio che ha parlato di cattiveria allo stato puro che poteva costare cara a lui ed alla sua famiglia perché, senza l’intervento tempestivo di spegnimento messo in atto dalla sua famiglia, entro pochi minuti sarebbe andata a fuoco tutta la sua abitazione con grave pericolo per le persone che a quell’ora erano nel sonno. “L’amministrazione comunale – si legge in una nota diffusa nella giornata di Ferragosto – manifesta affettuosa solidarietà al sindaco e alla sua famiglia. Famiglia che nel corso della giornata è stata meta di amministratori e cittadini comuni che hanno voluto essere vicini al primo cittadino e alla sua famiglia. L’esecutivo tutto – si legge ancora – esprime condanna e sdegno per questo vile attendato che si configura come un atto criminale di particolare gravità, con l’auspicio che gli autori dell’attentato possano essere individuati ed essere assicurati alla giustizia». Mentre sull’episodio criminoso indagano i Carabinieri di Trebisacce che sono intervenuti sul posto nel corso della stessa nottata, si moltiplicano gli attestati di solidarietà nei confronti del primo cittadino di Albidona e della sua famiglia. Dopo il consiglio comunale straordinario convocato per biasimare l’accaduto ed esprimere solidarietà al sindaco, diversi esponenti politici, tra cui Mario Melfi, coordinatore regionale i SEL, il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù ed il delegato all’Ambiente di Trebisacce Gianpaolo Sciumerini, hanno espresso la propria solidarietà.
Pino La Rocca
Pino La Rocca