Il sodalizio che per antonomasia rappresenta l’identità della città spara a zero contro l’amministrazione e la titolare al Marketing e al Turismo
L’“estate coriglianese”? «Scusi, ma che domande fa, secondo lei esiste un’“estate coriglianese”? E dove la vede questa “identità”, dov’è la “coriglianesità” di quest’estate?». No, non ce l’hanno con noi i rappresentanti della Pro loco di Corigliano Calabro. Li incontriamo nella calda mattinata agostana dell’altro ieri. Sono loro stessi ad averci sollecitato l’incontro “a tema”, sul quale, evidentemente, abbiamo esordito male.
Ha molta voglia di parlare e d’esternare il sodalizio associativo che per antonomasia rappresenta l’anima identitaria del luogo: «Non a Corigliano Calabro, o almeno non più se si considera il dato di fatto che l’attuale amministrazione comunale retta dal sindaco Giuseppe Geraci ha ritenuto opportuno tenere la Pro loco fuori dal Comune e dall’organizzazione d’eventi identitari della nostra città per offrirli a quanti in queste settimane vi si trovino per una vacanza, a quanti tra i coriglianesi che vivono fuori sono venuti per le ferie, ai noi stessi che vi risediamo tutto l’anno».
Per tutti parla Maurizio Ortale (foto), che della Pro loco è il vice presidente, al suo fianco il presidente Domenico Terenzio il quale si dichiara talmente “inviperito” che preferisce tacere. Già, perchè non sono di certo “critiche” quelle che la Pro loco riserva all’amministrazione comunale, ma un vero e proprio attacco frontale, diretto: «L’assessore al “Marketing e Promozione turistica, Sport, Spettacoli e Grandi eventi”, Maria Francesca Ceo (foto), è un’ignorante, nel senso che fa un gran chiacchiericcio qua e là circa l’identità coriglianese, ma di Corigliano Calabro ignora completamente storia, tradizioni e persino molti luoghi: lo scorso Primo maggio, solo per fare un esempio, diramava una delle tante pubbliche dichiarazioni in pompa magna, sempre smentite dai suoi scarsissimi fatti, in cui parlava d’una fantomatica “valle dei mulini” nell’area del Parco del torrente Coriglianeto, quando lì storicamente è esistito un unico e solo mulino».
A proposito dell’assessora e delle sue pubbliche dichiarazioni, v’è quella che più d’ogni altra sta amaramente a cuore ai rappresentanti della Pro loco: «Il primo agosto celebreremo la “Notte dei saltimbanchi”, un festival degli artisti di strada che animerà con giocolieri, mangiatori di fuoco e trampolieri le strade dell’intero nostro centro storico – aveva infatti detto Maria Francesca Ceo – che con tutta probabilità sarà accorpata a “La notte d’estate” al Castello ducale». L’evento non s’è tenuto. «L’amministrazione s’è resa disponibile a recuperare l’evento tra settembre ed ottobre, ma allora non avrebbe alcun senso perchè le settimane “calde” sono queste e la stessa promotrice Franca Grillo, la quale è rappresentante della Pro loco, ha già manifestato disinteresse», spiega Ortale. Peccato. Perché il programma de “I saltimbanchi” nel cuore dell’estate avrebbe attirato tanta gente nel centro storico coriglianese.
Arriviamo al “Summer food” in corso di svolgimento presso il Palazzo delle fiere e tocchiamo un tasto forte per i rappresentanti della Pro loco: «Ci faccia l’elenco, l’assessore Ceo, di quali e quanti prodotti culinari tipici di Corigliano Calabro sta promuovendo la baracca pubblicitaria messa in piedi in questi giorni nei box del Palazzo delle fiere, e soprattutto l’amministrazione comunale ci spieghi perchè quei box sono “agibili” a sua esclusiva discrezione per il “Summer food” e per una rassegna di teatro col biglietto d’ingresso da pagare e “non agibili” per altro…l’assessore Ceo farebbe prima a cambiare mestiere».