E adesso c’è chi minaccia denunce in Procura…
Muta. Ma pure sorda e forse cieca l’amministrazione comunale di Corigliano Calabro di fronte allo stato d’orrore del cimitero cittadino. Uno stato che dovrebbe conoscere – e che per la verità conosce eccome – ormai da diversi mesi.
Mesi e giorni che però continuano a “scorrere” nell’inerzia da parte della stessa amministrazione sul fronte d’una emergenza adesso forse non soltanto di carattere meramente “logistico” per l’assenza di loculi che in realtà sono in fase esecutiva di costruzione. A tal proposito, il cartello “recita”: «data contrattuale di ultimazione dei lavori 7 gennaio 2014». Il ritardo è d’un anno e mezzo.
La causa? Dal Comune dovrebbero spiegarlo, raccontando tutta la verità senza i soliti fantasismi comunicativi. Probabile che vi siano responsabilità “pregresse” di tale stato d’orrore, cui l’amministrazione in carica ha comunque l’obbligo di rimediare. Potrebbe dire, spiegare, declinare eventuali responsabilità amministrative e politiche – magari persino convocando una lugubre conferenza stampa negli uffici del camposanto – ma soprattutto dovrebbe fare e dovrebbe risolvere.
Già, perchè se i morti non hanno alcuna fretta e possono aspettare, i vivi non possono continuare a praticare un luogo da film horror, in particolare i familiari della quarantina e passa di defunti “recenti” – si fa per dire – che da mesi attendono di dare sepoltura ai loro cari estinti. Che stazionano nel vergognoso “purgatorio” di tre magazzini cimiteriali ormai stra-saturi. Con le bare in attesa di tumulazione.
Ora pure quei tre magazzini hanno esaurito ogni spazio e quelle che giungono dopo le esequie funebri vengono depositate all’interno della chiesa-cappella. Mentre i tre magazzini con le decine di bare “in attesa” da giorni vengono chiusi con le chiavi ed aperti soltanto su richiesta da parte dei familiari che si recano a far visita ai loro defunti. Il motivo? Il gran caldo di questi giorni ha provocato problemi di natura igienica, “visibili” non solo all’olfatto. I responsabili del cimitero consentono l’ingresso ad una sola persona per volta e per pochi minuti ciascuno.
«La misura della nostra pazienza adesso è proprio colma come i tre magazzini e la cappella del cimitero che stracolmi lo sono di bare» ci dicono alcuni cittadini che incontriamo proprio davanti a quel “multisasala” dell’horror, i quali ci rivelano che stanno pensando di denunciare, ma formalmente, tale stato “border-line” perchè sia “risolutiva” magari la Procura di Castrovillari…