ALTO JONIO – Si alza la temperatura e nell’Alto Jonio, territorio notoriamente siccitoso e per lo più ricoperto di alberi resinosi, va a fuoco quel poco di verde che è sopravvissuto agli incendi boschivi degli anni precedenti. Nei giorni scorsi è toccato a Roseto esordire con gli incendi del 2015. Nella giornata di martedì è toccato al bosco “San Francesco” che sorge a poca distanza dal centro abitato di Villapiana subire gli attacchi (dolosi ?) del fuoco che ha imperversato per tutto il pomeriggio nonostante l’andirivieni di un Canadair che ha fatto la spola tra il mare e quel poco che rimane di quello che era l’autentico polmone verde di Villapiana. Prima del calar della sera un’altra bella fetta di bosco è andata in fumo. Ieri pomeriggio, invece, un incendio improvviso è scoppiato nel territorio di Amendolara e precisamente al Bivio di Oriolo (nella foto) dove ha preso ad ardere un lussureggiante bosco di pini e di macchia mediterranea. A segnalare per primo alle Forze dell’Ordine l’incendio è stato il parroco di Oriolo don Nicola De Luca che si trovava a passare da quelle parti il quale come sacerdote amante del creato e come cittadino amante della natura, ha commentato: «La terra altrui è anche la mia. Salvaguardiamo perciò il creato». Scartando a priori l’ipotesi dell’autocombustione che non convince più nessuno e dando quasi per scontata la mano dell’uomo, il buon don Nicola ha commentato: «Possibile che siamo capaci solo di questo? Io ho fatto il mio dovere civico di avvertire le Forze dell’ordine. Fate sempre la stessa cosa anche voi. Anche questo è Vangelo».
Pino La Rocca