L’uomo, su ordine del Gip del Tribunale di Castrovillari, è stato trasferito dai carabinieri in una struttura psichiatrica del casertano
Un’ordinanza applicativa di misura di sicurezza, spiccata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, è stata notificata ed eseguita dai carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Scalo, nelle prime ore della mattinata di ieri, nei confronti del 44enne del luogo A.S.
L’uomo, il quale per effetto della misura è stato trasferito presso una delle residenze sanitarie psichiatriche accreditate dal Ministero della Giustizia, in provincia di Caserta, è ritenuto socialmente pericoloso poiché accusato di persecuzioni riconducibili al reato di stalking e di altri gravi atti di molestie nei confronti d’una insegnante di 57 anni in servizio nel plesso elementare “Marilena Amerise” dell’Istituto comprensivo “Erodoto da Thurii” ubicato alla frazione Scalo a poche decine di metri dall’abitazione dello stesso presunto stalker.
Lui è invece un insegnante precario, con due lauree ed un matrimonio fallito alle spalle.
L’atto più grave nei confronti della professoressa – già presa “di mira” da svariati mesi – l’aveva compiuto lo scorso 7 marzo quando s’era presentato nella scuola dove la vittima insegna da anni ed aveva chiesto di conferire con la dirigente Susanna Capalbo. Alla quale aveva minacciosamente riferito che «se non ci sta, io sarò costretto a violentarla», e che «ho quarantaquattro anni e pure io avrò diritto a fare sesso come tutti, o no?». Espressioni che abbiamo “depurato” rendendole “più eleganti” rispetto alle parole dallo stesso senso “illogico” realmente proferite.
Subito denunciato dalla vittima, né l’immediato ammonimento verbale da parte dei carabinieri che l’avevano convocato in caserma né i “riflettori” mediatici accesi in città su di lui l’avevano fatto minimamente ravvedere dai propri minacciosi propositi. Anzi. L’uomo, infatti, secondo una miriade di testimonianze oculari da parte di genitori dei bambini della scuola e di altri cittadini, avrebbe continuato ad aggirarsi nei pressi dell’istituto scolastico e dell’abitazione della sua “preda”.