Grave intimidazione di natura presumibilmente estorsiva ai danni dell’impresa agricola di Mario Mazzone, avente sede ad Altomonte ma operante presso l’azienda agricola Tocci nella frazione Doria di Cassano Jonio cui conferisce le proprie produzioni. Proprio a Doria, infatti, ignoti hanno distrutto e bruciato oltre mille binze utilizzate per la raccolta della frutta, pesche in particolare.
Il sindaco di Cassano, Gianni Papasso, appresa la notizia, s’è detto molto amareggiato per l’ennesimo episodio intimidatorio che prende di mira non solo le aziende, ma anche i posti di lavoro che nel comparto agricolo rappresentano una delle poche fonti economiche del territorio cassanese.
Nell’esprimere la propria solidarietà e quella dell’intera giunta comunale all’azienda Mazzone, Papasso ha invitato i vertici dell’impresa a «non mollare e a non farsi intimidire da azioni vigliacche che attentano all’immagine e allo sviluppo del comprensorio». Il primo cittadino cassaneese invita l’imprenditore «ad avere fiducia nell’azione determinata delle forze dell’ordine per fare piena luce sull’episodio criminoso».
Oggi, frattanto, alle ore 18, presso la delegazione municipale di Sibari, è in programma un tavolo di confronto sull’avvio dei lavori per il 3° megalotto della “nuova” Strada statale 106 jonica tra Sibari e Roseto Capo Spulico. Al dibattito parteciperanno tutti i sindaci dell’Alto Jonio interessati all’importante infrastruttura, i quali nei giorni scorsi avevano inviato una missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ai vertici dell’Anas ed al presidente della Regione, Mario Oliverio, al fine di sollecitare l’approvazione del progetto definitivo e la cantierizzazione delle opere lungo l’importantissima – anzi vitale – arteria stradale. All’incontro di oggi pomeriggio sono stati invitati pure i vari rappresentanti delle sigle sindacali del territorio e gli organi di stampa cui è “aperto”.