“Oscuri” i motivi del (già secondo) duro provvedimento disciplinare. Nominata la “reggente” fino al 25 settembre: Susanna Capalbo
Un severissimo provvedimento disciplinare di sospensione è stato emesso da parte del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Calabria, Diego Bouchè, nei confronti della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo statale “Pasquale Leonetti Senior” che insiste nella popolosa frazione marina di Schiavonea, a Corigliano Calabro.
Giuseppina Silvana Sapia, 54 anni, coriglianese, dirigente scolastica da diversi anni, è stata infatti sospesa dall’incarico dirigenziale per un periodo pari a ben quattro mesi.
Il provvedimento di sospensione le è stato notificato venerdì 29 maggio scorso, con esecutività immediata. Da quel momento, infatti, la dirigente sospesa ha dovuto lasciare la presidenza dell’istituto.
“Oscuri” i motivi alla base del duro provvedimento disciplinare, già il secondo a carico della dirigente Sapia dopo la sospensione di due mesi comminatale un paio d’anni addietro da parte della stessa direzione dell’ufficio regionale del Ministero dell’istruzione, universià e ricerca.
Indiscrezioni paleserebbero presunte “forti conflittualità” di tipo amministrativo tra la dirigente sospesa e la direzione dello stesso Ufficio scolastico regionale calabrese, che sarebbero scaturite da una serie di “segnalazioni” da parte d’insegnanti del corpo docente dello stesso istituto comprensivo “Leonetti”, ma anche da parte di collaboratori scolastici e di genitori degli alunni che lo frequentano.
Da qualche giorno, al suo posto, in presidenza, siede la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Erodoto da Thurii” che insiste nell’altrettanto popolosa frazione dello Scalo coriglianese.
La dirigente Capalbo è stata infatti nominata, con provvedimento emesso da parte dello stesso direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Bouchè, in qualità di “reggente” dell’Istituto comprensivo “Leonetti” fino al prossimo 25 settembre.
Appare scontato che la dirigente scolastica amministrativamene sospesa presto possa presentare attraverso i propri legali un motivato ricorso avverso il duro provvedimento disciplinare al fine di “ribaltarlo”.