Dopo il depuratore di Villapiana sabotato dai ladri alla ricerca spasmodica di rame ora è toccato a quello di Amedolara situato in contrada Pennino ai bordi del torrente Straface… subire le stesse attenzioni dei ricercatori del metallo rosso i quali, oltre a produrre un ingente danno economico al comune, hanno messo fuori uso l’impianto proprio alla vigilia dell’estate. Nella nottata tra martedì e mercoledì i soliti ignoti sono infatti penetrati all’interno dell’area del depuratore facendo razzìa di ogni metro di cavo contenente rame. Il bottino non è stato ancora quantificato ma si parla di diverse migliaia di euro di danni provocati dai ladri che hanno potuto agire in modo indisturbato perché l’impianto sorge in una zona isolata, tanto che per tirare e asportare i grossi cavi di rame hanno utilizzato tre mezzi che il comune utilizza per la raccolta differenziata e che erano parcheggiati nell’area del depuratore. In particolare, utilizzando la forza motrice dell’auto-compattatore, risultato visibilmente danneggiato, hanno agganciare da sotto terra, tirandolo da dentro i pozzetti e sdradicandolo, un grosso cavo di rame del diametro di circa 10 cm. del peso complessivo di oltre 150 kg. che hanno poi portato via caricandolo sopra un furgone. Per poter agire indisturbati i ladri hanno anche manomesso il quadro elettrico di comando del depuratore, mandando così in tilt tutto l’impianto. Toccherà ora agli amministratori in carica correre ai ripari e anticipare risorse di bilancio con la speranza che poi la Regione venga in soccorso del Comune.
Pino La Rocca