Gli autocompattatori ed altri automezzi della Femotet Spa, la società con sede a Castrovillari che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel territorio comunale di Cassano Jonio, da alcuni giorni hanno lasciato l’autoparco comunale di contrada Giastreta dov’erano “ospitati” per il loro parcheggio fuori servizio e notturno.
Il parcheggio dei mezzi della Femotet era stato autorizzato gratuitamente, quattro anni fa, da parte dell’amministrazione comunale, anche per “agevolare” autisti ed operai cassanesi della ditta stessa, i quali per questo non dovevano fare molti chilometri al fine di recarsi a prendere gli automezzi di servizio per la raccolta dei rifiuti. Ma “a patto” che venisse tenuta in ordine e resa  sicura l’intera area dell’autoparco comunale assegnata per il parcheggio dei mezzi all’azienda stessa. Impegno venuto meno da parte della Femotet e che ha costretto il Comune di Cassano a tornare sui suoi passi ed a revocare quella “concessione”.
Sembra, infatti, che all’interno del parco vi fossero ammassati dei rifiuti ormai putridi e divenuti ricettacolo di topi ed insetti d’ogni specie; nel corso d’una ispezione, sul lato meno “visibile” dell’autoparco sarebbero stati rinvenuti addirittura sacchi neri contenenti medicinali scaduti,  abbandonati ed alla mercè di chiunque. Autisti ed operai erano inoltre costretti, ogni mattina, a causa della mancanza d’energia elettrica, a verificare lo stato degli autocompattatori e degli altri automezzi, accendendo i fari delle loro stesse autovetture. “Controlli”, questi, resi necessari da ciò che negli ultimi mesi accadeva con cadenza quotidiana, o quasi. I controlli, infatti, servivano in particolare ad “appurare” lo stato dei  serbatoi. Che venivano trovati regolarmente “a secco”, in seguito alla vicenda mai “chiarita” dei furti di gasolio che si susseguivano praticamente tutte le notti, a cadenza regolare o quasi e a dispetto dei vari controlli all’uopo attivati da parte delle forze dell’ordine cui la Femotet ha denunciato una lunghissima serie d’episodi furtivi.
La mancanza di sicurezza e di condizioni igieniche adeguate è venuta “a galla” in seguito alla protesta dei trenta operai, i quali, nonostante le difficoltà in cui operano, continuano il loro lavoro con grande senso di responsabilità per garantire il necessario ed imprescindibile servizio della raccolta dei rifiuti in tutto il vasto territorio cassanese.
Gli operai adesso rivendicano che si rispettino i canoni di sicurezza sul lavoro, dal momento che gli stessi costretti a lavorare in condizioni ritenute “a rischio”, a volte addirittura “pericolose”. Gli autocompattatori e gli altri automezzi con cui svolgono il loro lavoro di raccolta dei rifiuti sono praticamente ormai allo sfascio, prive di maniglie alle portiere, con sedili da cui fuoriescono le molle e – cosa assolutamente pericolosissima considerato che il territorio di Cassano Jonio è quasi tutto in salita – con i pneumatici consumati, in alcuni casi assai lisci. Alla Femotet inoltre si contesta la scarsa puntualità nella corresponsione delle loro mensilità di pagamento, che ultimamente avvengono con notevolissimo ritardo, a fronte dell’attuale e senza precedenti crisi economica che naturalmente investe pure le loro famiglie.
Le rivendicazioni degli operai della Femotet sono state affidate proprio in questi giorni al sindacato confederale. La vertenza è stata infatti dichiarata aperta in modo ufficiale da parte dei responsabili della Camera del lavoro della Cgil di Cassano, ma sembra che la ditta preferisca “bypassare” il confronto coi sindacalisti. E che, nonostante le continue sollecitazioni, non voglia aprire il tavolo vertenziale.
La Femotet proprio qualche giorno fa ha avuto un incontro coi lavoratori, che però non ha portato ad alcun risultato. Pare, infatti, che non abbia dato rassicurazione alcuna in merito alle loro richieste.