Quando la natura si ribella alla violenza, al non rispetto delle regole e all’incuria perpetrata ai suoi danni dall’uomo, gli effetti diventano devastanti. Tanto per entrare in argomento, relativamente al preoccupante fenomeno del dissesto idrogeologico che interessa gran parte del territorio della Calabria, compreso Cassano, per monitorare le riscontrate criticità che già da tempo stanno interessando alcune zone, soprattutto del Capoluogo, nel pomeriggio di giovedì scorso, una task force, composta da eccellenti professionalità tecniche del CNR (Tanzi), della Protezione Civile regionale (Rizzuti) e del comune di Cassano (Bruno), i geologi Beniamino Tenuta e Rosanna Moretti, guidata dal sindaco Gianni Papasso e dall’assessore all’urbanistica e protezione civile, Paola Grosso, ha effettuato dei sopralluoghi per verificare la situazione. La carovana, come prima tappa, ha fatto capo presso il Polifunzionale e Centro di accoglienza delle Grotte di Sant’Angelo, riscontrando seri problemi strutturali. Agli occhi dei tecnici, infatti, si è mostrata evidente la fragilità del terreno su cui le strutture sono state realizzate, quand’anche sul sito preesisteva un’atavica faglia. In merito, i tecnici della Protezione Civile della Regione Calabria, si sono impegnati ad elaborare, in tempi brevi, una circostanziata relazione. La visita è proseguita su via Mazzini, in cui un intero quartiere è a rischio di movimenti franosi; in via 4 novembre, su corso Garibaldi, dove spesso si sono aperte delle consistenti voragini per la presenza nel sottosuolo sia di cavità carsiche, sia di corsi di acqua; in vico Amendola, dove è stata abbattuta un’abitazione dichiarata inagibile e pericolosa per la frana in atto nella zona e che successivamente è stata consolidata con importanti interventi tecnici. La carovana, ha concluso il suo tour in località “Acquarella”, sulla direttrice che porta all’abazia della Madonna della Catena, anch’essa interessata da situazioni di dissesto idrogeologico. A commento dell’iniziativa, il sindaco Papasso, oltre a rivolgere parole di ringraziamento per i tecnici intervenuti e per il conforto delle loro preziose consulenze, in attesa che nei prossimi giorni si faccia il punto della situazione con i medesimi, ha ricordato che l’amministrazione locale, che da tempo sta seguendo la problematica, ha approvato un progetto preliminare in difesa del suolo, redatto dal settore lavori pubblici dell’ente, in cui vengono individuate nove aree ad alta criticità idrogeologica, per un importo di tre milioni di euro, che dovrebbero essere finanziati con risorse degli enti sovra comunali: provincia, regione, stato, comunità europea.
Lì, 10.04.2015 Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni –