Note ufficiali e chiacchiere stanno a zero. Nel Partito democratico di Corigliano Calabro continuano a volare gli stracci. Alla faccia dell’unanimità nell’elezione congressuale d’un nuovo segretario di circolo, quello dello Scalo, nella persona di Salvatore De Luca unanimemente votato da circa una quarantina d’iscritti. Più che un “congresso”, quindi, una riunione. E proprio in tale “ambito”: «Trovo inconcepibile che Luigi Guglielmelli, segretario provinciale del partito che governa il Paese e la Regione, sia venuto a Corigliano, la più grande città della provincia dopo Cosenza, e proprio al congresso del Pd abbia scelto di non dire una parola di politica: s’è anzi vantato d’essere venuto a fare il garante e almeno da bravo notaio avesse preso atto di quanto anche la sua inattività verso la Sibaritide e Corigliano in particolare stia danneggiando sempre di più questo territorio».
Parole di Pino Le Fosse, dirigente locale ed ex consigliere comunale. Secondo il “nostro”, il segretario provinciale Guglielmelli «ha perso l’occasione per cominciare a dire dalla sua autorevole postazione cosa intenda fare per le vaste aree abbandonate della provincia e anche per rimettere davvero “in moto” un partito sfinito, anziché “presidiare” l’area urbana di Cosenza e fare da testa d’ariete dei soliti “notabili”: non può sperare, però, – conclude – di potersela cavare così a lungo».
E la risposta di Guglielmelli non s’è fatta attendere: «Grazie per i consigli, vuol dire che nel prossimo intervento politico non mancherò di dire che l’esempio del fallimento della classe politica della Sibaritide sei proprio tu che hai lavorato per i “notabili” di questo partito senza risolvere nulla delle problematiche del tuo territorio».
Sullo sfondo della polemica al vetriolo tra i due “compagni” restano le attese per il congresso cittadino. Riusciranno “i nostri eroi” a rimotivare tanti loro ex elettori che ad ogni appuntamento con l’urna o “disertano” oppure rivolgono le loro attenzioni verso altre “sponde” molto spesso avverse al Pd stesso?
“Illuminante” – in tal senso – è il risultato delle ultime comunali del 2013, quando proprio il Pd è riuscito nel “capolavoro” di riconsegnare a un centrodestra maltravisato da liste civiche un Comune sciolto per mafia per oggettive responsabilità politiche del centrodestra stesso…