Il 21 gennaio non si fermò con la sua auto all’alt dei carabinieri e nella fuga causò la morte del passeggero
Ieri sera,30 marzo 2015, a Corigliano i carabinieri del NOR hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 19 mar 2015 dal Tribunale di Castrovillari,nei confronti di Gega Antonjo, nato a Scoder (Albania) il 16 agosto 1985, e residente a Corigliano, celibe e nullafacente. Pesanti i reati contestatigli: resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, omissione di soccorso, omicidio colposo e tentato omicidio nei confronti di un militare dell’Arma. Costui è stato rintracciato dai carabinieri operanti nel corso di un predisposto servizio di polizia giudiziaria in via Fontanelle.
I fatti.
La sera del 21 gennaio scorso in via Nazionale il Gega alla guida dell’autovettura Peugeot 206 targata BS872LH non si è fermato all’alt intimato dai militari del NOR tentando anche di investire il capo servizio, dandosi poi ad una precipitosa fuga e costringendo i militari ad un inseguimento lungo il centro abitato e poi per una strada dissestata. Il Gega per la velocita’ molto elevata, ha perso il controllo dell’auto che sbandava impattando contro la sponda di un canale e precipidandovi dentro, purtroppo a seguito dell’incidente ha perso la vita il passeggero, Artene Lucian Costel, decedendo sul colpo. A seguito di attivita’ di sopralluogo esperite sul veicolo veniva rinveuto un fucile da caccia, provento di un furto ai danni di un cittadino di Amantea effettuato mesi prima, ed alcune matasse di rame provento di furto ai danni dell’Enel, perpetrato poche ore prima. Lo stesso Gega si è reso irrepeperibile sin dai momenti successivi alla fuga ed è stato tratto in arresto in data odierna a seguito di incessante attivita’ di ricerca, nella circostanza, a seguito di perquisizione personale e veicolare sono stati rinvenuti all’interno dell’abitacolo dell’auto un coltello da macellaio lungo 50 cm e una ricetrasmittente attiva che lo stesso utilizzava per i contatti con i suoi fiancheggiatori. L’ arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari su disposizione dell’A.G.