Pure il vescovo Galantino si prepara a “lasciare”: malessere dei fedeli per la lunga serie d’abbandoni che l’ha preceduto
Da un po’ di anni sembra che la Diocesi di Cassano Jonio, che comprende ben ventidue comuni e la cui fondazione risale agli anni 461-468, dopo la riconquista dei Bizantini, subisca un triste destino.
Il ciclico susseguirsi di trasferimenti di vescovi crea, infatti, una sottile inquietudine tra i fedeli.
Una specie di “maledizione” per i cattolici che accolgono con il massimo dell’onorificenza il loro vescovo sin dal primo incontro e che attendono diligentemente e con trepidazione il corteo che arriva in città, poi lo accompagnano dal piazzale della Chiesa Santa Maria del Loreto sino alla Cattedrale di recente elevata al rango di Basilica Minore della Natività per opera dell’attuale vescovo, monsignor Nunzio Galantino.
Quest’ultimo è stato nominato recentemente segretario generale della Conferenza episcopale italiana e finora ha fatto la spola tra la Diocesi calabrese e Roma.
Durante l’udienza della Diocesi di Cassano, avvenuta sabato scorso, Papa Francesco ha confermato ai fedeli la preoccupazione che aleggiava nell’aria già da un po’ di tempo, vale a dire che a breve sarà nominato un nuovo pastore a guida del territorio.
La popolazione dei devoti ha accolto con grande dispiacere la notizia, come se un piccolo ma importante pezzo del loro cuore si fosse staccato per sempre.
Monsignor Galantino è molto amato da tutti perché ha portato nuova linfa e vitalità nella comunità cattolica e non solo.
Il suo modo di parlare alla gente, con una comunicazione forte e coinvolgente, le sue  innumerevoli iniziative, hanno dato una grossa sferzata alla collettività. Il vescovo uscente ha  creato nuovi e preziosi proseliti: a lui si deve la venuta del Papa, otto mesi fa.
Un grande evento che ha registrato nella Piana di Sibari l’afflusso di migliaia di pellegrini e che ha tenuto incollati allo schermo milioni di fedeli per la diretta della santa omelia.
Il malessere dei fedeli della Diocesi è accentuato dalla lunga serie d’abbandoni che ha segnato la sua storia.
Era l’ormai lontano 1978 quando monsignor Vacchiano fu nominato prelato di Pompei e dopo soli otto anni abbandonò la guida della Diocesi.
Poi fu la volta di monsignor Girolamo Grillo, il quale lasciò la cittadina ancora prima, dopo nemmeno quattro anni.
Andrea Magione, nominato vescovo nel 1988 e promosso dieci anni dopo all’Archidiocesi di Crotone.
Monsignor Domenico Graziani, trasferito nel 2006.
Monsignor Vincenzo Bertolone, il quale rimase a guida della Diocesi per un solo anno, fino all’arrivo di Galantino, avvenuto il 10 marzo del 2012.
Ai fedeli non resta che attendere il suo commiato doloroso e confidare  nel nuovo pastore, che amerà e onorerà come ha fatto con i precedenti.
Una cosa è certa: sembra che la Diocesi di Cassano Jonio porti molta fortuna a tutti quelli che ne solcano con fervore e umiltà la divina soglia…