Il vicepresidente della giunta regionale calabrese Vincenzo Ciconte, in rappresentanza del presidente Mario Oliverio, è intervenuto a Roma alla riunione della conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome sui tagli dei servizi e della chiusura degli uffici, annunciati dall’Azienda “Poste italiane”. Sono stati proprio il presidente e l’amministratore delegato di Poste italiane, Luisa Todini e Francesco Caio, a illustrare il Piano di riorganizzazione dell’azienda, che dovrebbe diventare operativo nel prossimo mese di aprile. Prevede la chiusura di 455 uffici postali e la riduzione degli orari di apertura in ben 688 uffici. Solo in Calabria il piano di ridimensionamento prevede la chiusura di 22 uffici postali: 1 in provincia di Catanzaro (su un totale di 125 uffici); 15 in provincia di Reggio Calabria (totale uffici 179); 3 in provincia di Cosenza (totale uffici 236); 3 in provincia di Vibo Valentia (totale uffici 64). Per altri 41 uffici della regione il piano prevede solo una razionalizzazione dell’orario e pertanto resteranno disponibili a giorni alterni, conservando l’intera offerta di servizi e prodotti per la clientela: 8 in provincia di Catanzaro; 9 in provincia di Reggio Calabria; 18 in provincia di Cosenza; 4 in provincia di Vibo; 2 in provincia di Crotone. Il vicepresidente Ciconte, intervenendo nel dibattito, ha evidenziato che «la chiusura anche solo di un ufficio postale nei piccoli comuni o in quelli montani, in particolare, assume il significato di voler allontanare la presenza dello Stato da quanti risiedono e operano sul territorio, con riferimento a quelli della terza età e alle fasce più deboli della popolazione. Pur comprendendo l’esigenza di una più efficiente riorganizzazione aziendale – ha proseguito Ciconte – è necessario fare tutto il possibile per scongiurare ulteriori danni a carico dei cittadini utenti». A conclusione dell’incontro, si è deciso di attivare specifici tavoli regionali, per avviare un confronto sulla possibilità di limitare i disagi per le popolazioni interessate, individuando soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale. Il presidente Oliverio, informato da Ciconte, ha avviato i necessari contatti per affrontare adeguatamente l’intera problematica, coinvolgendo tutti i soggetti interessati.
Giacinto De Pasquale