Quarta parte dell’interrogatorio di garanzia del Gip Letizia Benigno al dottor Sergio Garasto indagato per infanticidio
Ecco il quarto stralcio dell’interrogatorio di garanzia del medico 53enne Sergio Garasto indagato per un presunto infanticidio ed altri reati nell’ambito della maxi-inchiesta “Medical Market”, comparso dinanzi al Giudice per le indagini preliminari di Castrovillari, Letizia Benigno, lo scorso 27 gennaio.
Gip Benigno: «La dottoressa Pagliuso ha dichiarato che quando in Pronto soccorso vi sono situazioni in cui il feto presenta segni di vita, il medico provvede immediatamente ad avvisare il pediatra e l’anestesista. Comunque, in ogni caso, ai fini della rianimazione del feto, è indispensabile recidere il cordone ombelicale per poi procedere al compimento delle manovre rianimatorie. Lei tutto questo non l’ha fatto perché mi dice…»
Garasto: «Io ho constatato il… la morte del feto. Il feto era cianotico, freddo, era immobile, proprio era… proprio una cosa morta. Ormai, insomma, si capisce quando una cosa è morta, quando un essere è morto. Cioè, è inutile che vai a chiamare anestesista e pediatra per constatare loro il decesso. Ma poi il semplice fatto che qui la perizia, Giudice, qui parla… la perizia, qui, alla pagina 43, che l’ho letta, parla di questa parola “anectasia”, che io sono andato a vedere sul… su internet, perché manco io la conoscevo ‘sta parola, sinceramente, anectasia vuol dire letteralmente “polmoni non espansi”. Se andiamo a vedere… se andiamo a vedere poi l’autopsia, si parla di polmoni acquattati, acquattati vuol dire che non sono espansi. Sono andato a vedere sui libri di pediatria mia, praticamente, un feto appena nasce fa qualche attimo di… dopo qualche, così, partono subito… i polmoni si aprono come se fossero un air bag, si aprono, si espandono, appena… appena vedono l’aria. Questi poveri polmoncini non hanno visto niente, anche perché a sei mesi, Giudice, se non siamo di fronte ad una grande… bravi rianimatori, una grande neonatologia, si muore. Il 70 per cento di bambini nati a sei mesi, vicino ad una… una neonatologia, muoiono. Queste sono statistiche. Questo bimbo, la cosa che noi stiamo… non stiamo mettendo adesso, è arrivato, Giudice, pulito, non aveva quella cosa caseosa che c’hanno i bimbi»
Avvocato difesa Romanelli: «La vernice caseosa»
Garasto: «Eh, la vernice caseosa. Era pulito. La mamma, Giudice, era pulita. Per questo dice ma… ma di che cosa stiamo parlando? La macchina era… io ho visto… cioè, di solito tu vedi sangue, vediamo un po’ di donne che… ogni tanto che arrivano, una che ha rotto le acque, e vedi che… liquido, un po’ di sangue… lì era… questa donna era completamente pulita. Da lì il sospetto, ma di cosa stiamo parlando qua? Praticamente, questo… questo piccolo feto, che è nato vivo, che è nato vivo dove è nato lui, non si sa dove sarà nato lui, ma è nato vivo, quindi ha fatto qualche gasping respiratorio, ha fatto così, non avendo avuto la… la giusta rianimazione, non avendo avuto i polmoni sufficientemente funzionali perché a sei mesi sono immaturi, non c’hanno il surfactante, non c’hanno… quindi, praticamente, non avendo… è morto immediatamente, dopo pochi attimi che sono… che anche, anche la stessa perizia dice: “Dopo pochi attimi il feto è… ha smesso di vivere, per arresto cardiorespiratorio in fase acuta”, e così si muore a livello di pochi secondi, di un minuto, non lo so…»…