Con Ordinanza di sicurezza numero 100 datata 11 dicembre 2014, emanata dal Capo del Compartimento e Circondario marittimo Capitano di Fregata (CP) Francesco PERROTTI, motivata per tutelare la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare; la foce dello Stombi continua ad essere insabbiata, e pertanto, non ci sono più le condizioni di sicurezza per la navigazione di qualsiasi natante e/o imbarcazione, pur rimanendo regolare il deflusso delle acque del canale in mare per motivi di emergenze deflusso acque.
STESSO COPIONE, MEDESIMA SCENEGGIATURA……
Per precisazione, con Ordinanza di sicurezza numero 40 in data 20 giugno 2014, emanata dal Capo del Compartimento e Circondario marittimo Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, emessa per tutelare la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare, era stata ridata la navigabilità al canale dello Stombi in seguito ai lavori d’appalto affidati dal comune di Cassano all’Jonio all’impresa Borrelli Giuseppe Group srl di Altomonte, aggiudicatario dei lavori di manutenzione dell’imboccatura del canale degli Stombi e relativa navigabilità.
Nell’appalto risultava compresa una manutenzione ordinaria per un intero anno, che ogni qualvolta condizioni di mareggiate potessero ostruire l’imboccatura venissero eseguiti lavori tali da garantire le dimensioni di navigabilità così per come previsto dall’ordinanza di C.P. n.40/2014.
Intanto, alla prima mareggiata di dicembre così come era prevedibile, l’impresa Borrelli Group inizia l’attività di scavo per il deflusso delle acque e dare il canale navigabile, solo successivamente abbandona i lavori; ad oggi, non si hanno notizie di nessun provvedimento per il ripristino dello stato di navigabilità così come era previsto dall’appalto.
Silenzio da ogni parte….. l’assenza da parte dell’impresa a proseguire i lavori; dall’amministrazione comunale irreperibili Responsabile del Procedimento e Sindaco; dalla provincia, ente erogatore del finanziamento per il disabbiamento più volte sollecitato ad intervenire anche a tutela degli investimenti erogati, silenzio assoluto.
Il copione si ripete, mesi di inibizione alla navigabilità e apertura alla navigazione dei natanti e diportisti nel solo periodo estivo da giugno a ottobre.
Il problema si ripete sempre con le stesse modalità, mentre i soldi pubblici e dei cittadini, continuano ad essere gestiti con la stessa sceneggiatura.
Non cerchiamo colpevoli o responsabili, ma sollevare la sensibilità delle istituzioni preposte, chè la navigabilità dello Stombi sia una risorsa e non un problema per le istituzioni.
Il Centro Nautico Laghi di Sibari con tutto il suo indotto, continua a soffrire latente l’agonia del disinteresse e dell’ abbandono. Più volte si sono invitate le istituzioni a sedersi ad un tavolo di concertazione e programmare tutte quelle opere e investimenti condivisibili, necessarie a ridare al Centro Nautico quella etichetta di “Venezia del sud”.
Tutte le disattenzioni e i mancati investimenti pubblici, da parte delle amministrazioni locali, che si sono succedute in questi anni, hanno impoverito l’indotto della nautica, del mercato immobiliare e di quello del turismo.
Oramai, nemmeno il mercato del turismo fai da te, tipico meridionale, predilige il complesso nautico (preferisce altri lidi con più servizi).
I residenti, stanchi di non vedersi ascoltati dalle istituzioni dalle richieste di migliorare i servizi, preferiscono apporre alle loro abitazioni cartelli VENDESI….una catastrofe per il turismo residenziale, forse annunciata e prevedibile.
Mi auguro, che questa mia missiva, rivolta alle istituzioni tutte, possa essere elemento di stimolo per aggiungere e non sottrarre risorse dal nostro Centro Nautico, dedicandole a migliorare servizi in altri luoghi del territorio comunale; e chè la problematica della navigabilità del canale, sia affrontata definitivamente con più concretezza e programmazione con investimenti mirati, per dare più certezza all’indotto della nautica e del turismo.
Ingegnere Francesco GALLO