Il Consiglio Comunale convocato per il 16 gennaio 2015 ci porta ad iniziare formalmente l’iter che conduce alla creazione di un solo Comune. Inizia un percorso che tuttavia è in atto già da tempo. Ormai il Lenzuolo fra Rossano e Corigliano non esiste più . Dobbiamo dire che la realtà, ancora una volta è andata più avanti della politica: le due comunità ormai si sentono davvero vicine e amiche. Un percorso, dunque, che finalmente parte e deve concludersi in tempi rapidissimi. Percorso che porterà i comuni di Rossano e Corigliano a fondersi, creando un unico nuovo comune di circa 80.000 abitanti, uno dei comuni più grandi della Calabria. Dimensione ottimale per economie di sistema e buona condizione di vita in un territorio fortemente interconnesso da un punto di vista funzionale, ma diviso dal punto di vista amministrativo. Un territorio dove i bacini in cui si manifestano i fenomeni socio-economici e quelli in cui si decidono le politiche pubbliche di distribuzione e/o conservazione di servizi non corrispondono, dando luogo a problemi di distorta percezione dei bisogni e conseguenti valutazioni negative che portano all sottrazione di servizi anche primari e vitali. Una sfida che ha come obiettivo quello di invertire questa tendenza ma anche di creare nuove opportunità di crescita e sviluppo. La fusione dei due comuni ha innanzitutto il vantaggio di portare la dimensione demografica dell’ente a quella dove risultano minimi, ad oggi, i costi pro-capite delle funzioni di amministrazione generale. Quindi risparmi nella spesa oggi assorbita dalle funzioni di amministrazione, gestione e controllo, che comprendono sia le spese per gli organi istituzionali (in sostanza le indennità per sindaci, assessori e consiglieri), ma anche quelle per le attività di funzionamento dell’ente (gestione economica, gestione delle entrate e dei beni, organizzazione e gestione del personale) e per l’esercizio di funzioni istituzionali (ufficio tecnico, anagrafe, servizi sociali, urbanistica, commercio). Risorse recuperate che potranno essere utilizzate per il potenziamento dei servizi offerti ai cittadini. La realizzazione del comune unico porterà il vantaggio di avvicinare la scala territoriale su cui vengono analizzati i fenomeni e vengono prese le decisioni di policy a quella in cui popolazione e imprese esercitano realmente le attività quotidiane e domandano i servizi, ciò consentirà ad esempio uno sguardo più consapevole e lungimirante nella programmazione dello sviluppo urbanistico, come di quello economico e di quello di invertire la tendenza di soppressione di servizi. L’unificazione, inoltre, consente di fatto di accrescere la “massa”dell’ente locale, aumentando così anche il suo peso negoziale nei confronti degli altri livelli istituzionali e degli Enti ed operatori esterni cui spesso viene affidata la produzione dei servizi pubblici. Per queste ragioni quello che martedì dovrà essere fatto in CC è un atto importantissimo, decisivo per il nostro futuro. Ma da solo non basta. Bisogna farlo seguire da un insieme di azioni che ne rendano ampia, diffusa e condivisa la partecipazione degli attori principali, i cittadini. Bisogna che le fasi del processo di unificazione siano definite con una pianificazione e programmare che deve: 1) definire il crono programma del percorso da chiudere in tempi brevi. 2) Nella fase di progettazione definire la struttura del nuovo ente in forma nuova e moderna e tener conto delle interrelazioni con la pianificazione urbanistica: Rossano e Corigliano sono il nucleo dell’area vasta della sibaritide che deve essere definita nel Piano Strutturale Associato con Rossano e Corigliano uniti, Cassano, Crosia e Calopezzati associati e definendo le relazioni con le altre città. 3) Mettere in campo subito tutto quello che è possibile per facilitare e promuovere il processo. Necessita essere coerenti con quello che si dice. Alle parole far seguire i fatti. I cittadini vogliono toccare la reale volontà delle amministrazioni di dare vita a questo processo. Allora la reale volontà di unità si può tradurre nell’ immediato nel mettere in atto azioni unitarie quali: unificare le manifestazioni e spalmarle su tutto l’anno e sui territori delle due città, definire un piano per il rilancio del turismo attraverso un pacchetto unitario che promuova i beni culturali, ambientali, archeologico e le peculiarità enogastronomiche anche attraverso la partecipazione unitaria all’expo, istituire un solo ufficio Europa per intercettare le risorse Europee, utilizzare in sinergia la protezioni civile e la polizia municipale, promuovere una stazione appaltante unica ed altro ancora.
Il futuro della Sibaritide passa da qui. Passa dall’unione di Rossano e Corigliano quale soluzione migliore da cui partire per poi, in futuro, andare verso la costituzione della città metropolitana della Sibaritide.
PD COR-ROSS