Da alcuni mesi è l’unico “punto nascita” del comprensorio della Sibaritide coi suoi 200mila abitanti
Morire proprio mentre ci si sta affacciando alla vita. Accade, purtroppo. E’ accaduto tante volte ed ogni volta lascia un’indelebile drammatico segno per le madri e i padri di chi non è mai venuto al mondo oppure ha vissuto soltanto pochi aliti di vita. Drammatica casualità oppure altro – troppo presto per dirlo – a Corigliano Calabro, nel cosentino, è accaduto per ben tre volte in soli cinque giorni.
Già. Tra domenica e giovedì scorsi presso la divisione d’Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero “Guido Compagna” – unico punto nascita nel vasto comprensorio della Sibaritide – sono morti tre neonati.
Uno era figlio d’una coppia residente nel vicino centro di Mirto-Crosia, l’altro d’una coppia di nazionalità marocchina da anni stabilitasi nella popolosa frazione marina di Schiavonea proprio a Corigliano Calabro, l’altro ancora d’una coppia che vive nel confinante comune di Rossano.
Nella giornata di domenica scorsa sarebbero accaduti i primi due casi mentre il terzo s’è verificato giovedì scorso.
Sui tre casi di morte alla nascita le bocche nel reparto ospedaliero diretto dal dottor Giuseppe Pranteda sono cucitissime e le notizie che sono filtrate sono perciò frammentarie.
Il figlio della coppia di Mirto-Crosia sarebbe venuto alla luce a seguito d’un parto cesareo non programmato, poiché, scaduto da alcuni giorni il termine di gravidanza, la donna non avrebbe avvertito alcun sintomo pre-parto.
Purtuttavia, appena nato e constatate le sue precarie condizioni di salute, i medici avrebbero immediatamente deciso per il trasferimento della creatura in eliambulanza presso la divisione di neonatologia dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Un volo che non ha portato molto lontano il neonato, il cui corpicino senza vita è ora custodito presso l’obitorio dell’ospedale “Nicola Giannettasio” di Rossano.
Il figlio della coppia marocchina invece è morto nel grembo materno prima di venire alla luce per un improvviso e fatale distacco della placenta proprio durante la fase del parto. Nella stessa drammatica giornata di domenica.
Ad allungare la dolorosa lista il terzo caso, accaduto giovedì scorso.
Pure la coppia di Rossano ha perso il suo bimbo proprio durante il parto, effettuato con taglio cesareo.
Una triplice singolare fatalità? Non può escludersi. Come non possono escludersi eventuali errori da parte dei medici.
Non s’hanno notizie circa la formalizzazione d’esposti di denuncia o querele da parte degli sventurati genitori.
Da alcuni mesi il grande afflusso d’utenza su un unico punto nascita per il comprensorio della Sibaritide – coi suoi 200mila abitanti – richiederebbe l’adeguamento della divisione d’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano Calabro alle mutate esigenze.
Qui infatti succede che gli operatori si trovano quotidianamente a dover fronteggiare richieste raddoppiate con posti letto addirittura dimezzati e con un numero di unità lavorative inadeguate, soprattutto personale infermieristico difficile da spostare da un ospedale ad un altro…