La Guardia di Finanza di Rossano, a seguito di una verifica fiscale svolta nei confronti di un imprenditore locale, ha posto sotto sequestro svariati beni immobili, nello specifico autorimesse, magazzini e appartamenti, per un valore di mercato di oltre 600.000 euro. L’indagine condotta dai finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano, eseguita su delega della Procura della Repubblica di Castrovillari, ha consentito, dopo le risultanze di una verifica fiscale, di porre sotto sequestro gli immobili nella disponibilità dell’imprenditore al fine di tutelare la pretesa erariale. Sulla base delle conclusioni dell’attività di verifica eseguita dalle fiamme gialle di Rossano, la Procura della Repubblica di Castrovillari ha disposto, con decreto del G.i.p. su richiesta del Sostituto Procuratore titolare dell’indagine, la misura cautelare reale del sequestro “per equivalente” sui beni del rappresentante legale della società, ai sensi dell’art. 322 ter c.p. e art. 1 comma 143 della legge 244/2007. La serrata conseguente attività condotta dai finanzieri ha portato al sequestro, complessivo di n. 3 abitazioni e n. 1 capannone industriale con annesso terreno, sino a concorrenza della somma di oltre €. 600.000. All’imprenditore era stata contestata la condotta relativa al reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, nonché l’utilizzo delle stesse al fine di dichiarare fraudolentemente i redditi percepiti, oltre al reato di occultamento e distruzione delle scritture contabili. L’attività eseguita, posta in essere grazie alla sinergia tra la Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria, si configura come tipica espressione del ruolo di Polizia Economico e Finanziaria che il legislatore ha attribuito al Corpo. Lo sforzo della Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione fiscale, si riporta quale efficace strumento non solo di repressione ma anche di reale soddisfacimento delle somme dovute all’Erario, contribuendo in tal modo ad una sostanziale salvaguardia del bilancio dello Stato.