A fuoco nel pomeriggio di ieri i mezzi utilizzati dalla municipalizzata BSV che gestisce il servizio-rifiuti di Villapiana, l’annessa isola ecologica e la “stazione di trasferimento dei rifiuti” a cui fanno capo tutti i comuni dell’Alto Jonio, tranne Trebisacce. Nel violento incendio, che si è sviluppato in più punti contemporaneamente ma al di fuori della discarica che sorge in contrada Santa Maria, hanno preso fuoco oltre ai rifiuti depositati provvisoriamente presso l’isola ecologica, anche una catasta di pneumatici anch’essi in attesa di essere smaltiti. Dai pneumatici in particolare si è sollevata una densa nuvola di fumo nero che si è innalzata verso il cielo e propagata in poco tempo in tutta la Piana. Ben presto però le alte fiamme si sono propagate all’interno dell’isola ecologica nella quale vengono custoditi i mezzi utilizzati dalla BSV per svolgere il servizio. In particolare sono stati avviluppati dalle fiamme due grossi containers-cassonati carichi di rifiuti che erano già pronti per prendere il viaggio, all’indomani, verso la discarica controllata di Pianopoli (CZ). Ovviamente il fuoco ha trovato terreno fertile nei materiali resinosi dei rifiuti, per cui le fiamme si sono elevate altissime in pochi minuti sfuggendo ben presto al controllo. Uno dei due container era carico di “rifiuti ingombranti” anch’essi destinati allo smaltimento e anch’essi sono stati avviluppati dal fuoco. Nessun problema per la popolazione perché la stazione di trasferimento sorge nell’area industriale di Villapiana, in una zona abbastanza decentrata. A rischio invece gli opifici industriali che sorgono nei pressi dell’isola ecologica. Sul posto sono subito arrivati il sindaco Paolo Montalti e l’assessore Luigi Lo Giudice che, resisi  conto della gravità della situazione, hanno avvertito i Carabinieri di Villapiana giunti sul posto al comando del maresciallo Luigi Potenza per effettuare i rilievi ed i necessari accertamenti. Ignote finora le cause dell’incendio ma c’è chi esclude la circostanza casuale e non fa mistero del sospetto che dietro ci possa essere qualche disegno criminoso, anche perché, da quanto si è appreso, non è la prima volta che, sia nel passato più remoto che in quello più recente, vengono presi di mira i mezzi e le attrezzature utilizzate dalla BSV. Oltre ai frequenti furti di carburante, ai danneggiamenti alle batterie ed alle gomme dei mezzi, nel passato è stato rubato prima un vecchio compattatore, poi è toccato ad un trattore dotato di pesante benna e da ultimo è stato asportato il compattatore più piccolo. Una serie di “dispetti” e di furti, insomma, che messi in sequenza, fanno pensare ad un possibile disegno destabilizzante. Da quanto si dice a bassa voce qualcuno vedrebbe di buon occhio l’allontanamento della municipalizzata BSV per fare spazio ad una ditta privata. Ovviamente sono solo sospetti che finora non hanno trovato conferme. Da parte sua il sindaco Montalti, interpellato in proposito, non ha fatto mistero dei suoi sospetti sulla natura dolosa dell’incendio ed ha invocato più attenzione e più tutela dalle istituzioni preposte. «L’Alto Jonio – ha dichiarato l’avvocato Montalti – non può rimanere in balia dei prepotenti e dei delinquenti, ma occorre la collaborazione di tutti, compresi i cittadini che, combinazione, non vedono mai nulla!». 
Pino La Rocca