In una chiesa gremita di fedeli, tra ricordi, emozioni e non poche lacrime, si è consumato il commovente commiato tra la comunità cristiana della parrocchia “Cuore Immacolato della B.V.M.” ed il proprio parroco don Pierino De Salvo trasferito a Francavilla Maritttima su iniziativa del Vescovo della Diocesi Nunzio Galantino dopo circa 30 anni di apostolato nella cittadina jonica. «La decisione – aveva scritto il Presule cassanese nel comunicare la notizia alle comunità ed ai circa 20 sacerdoti che si sono dichiarati disponibili a cambiare parrocchia – è mossa dal desiderio di ravvivare la fede e di far recuperare alla nostra chiesa diocesana quella vitalità non sempre evidente e che più volte ci è stata sollecitata da Papa Francesco». Nessuna punizione, dunque, e nessuna forzatura ma un’opportunità per tutti di ravvivare la propria fede e di migliorare la crescita spirituale. Così l’hanno interpretata i fedeli che si sono stretti attorno al loro pastore arrivato a Trebisacce tanti anni fa come giovane sacerdote fresco di ordinazione e se ne accomiata con i capelli bianchi dopo tanti anni di intenso ministero pastorale. «Ringrazio di vero cuore, uno per uno, – ha detto commosso don Pierino al termine della sua ultima celebrazione eucaristica – tutti i parrocchiani che mi hanno voluto bene e mi hanno fatto crescere spiritualmente, così come ringrazio tutti quelli a cui non sono stato molto gradito. Perdonatemi – ha aggiunto dicendosi comunque dispiaciuto per il commiato – per gli errori che ho potuto commettere e che sono stati determinati dalla fisiologica debolezza umana. Del resto – ha concluso don Pierino salutato con uno scrosciante applauso finale – noi sacerdoti siamo impegnati in una missione apostolica scelta liberamente e dobbiamo perciò andare dove il Signore ci chiama». Il Vescovo Galantino, da parte sua, attraverso una comunicazione che è stata letta in chiesa, ha affermato di aver apprezzato molto il gesto della raccolta delle firme a sostegno del parroco che, a suo dire, dimostra affetto e attaccamento al proprio pastore. «Perdonatemi perciò, se potete, – ha concluso il Vescovo Galantino rivolto ai fedeli – se vi ho privati della vostra guida spirituale».
Pino La Rocca