Una giornata davvero insolita quella che ha visto la Civita, il centro storico della città di Castrovillari, invasa dai gruppi folkloristici partecipanti alla 29^ Estate Internazionale del Folklore. I rappresentanti di Brasile, Buryatia, Cile, Indonesia, Serbia e Taiwan hanno incontrato i fotografi e gli appassionati di fotografia per farsi immortalare in qualche suggestivo e inedito scatto che, per chi parteciperà al Concorso fotografico “I colori del mondo”, potrebbe diventare l’immagine testimonial della prossima edizione del Festival. L’appuntamento, curato dall’associazione Mystica Calabria, è stato al Protoconvento Francescano da cui si è snodata una briosa, coloratissima passeggiata attraversando gli angoli più incantevoli dell’antico rione medievale, da via Giudecca, al largo sant’Andrea, dal Vescovado al “suppurtu delle streghe” come lo chiamano ormai tutti, fino alla mole possente della famigerata Torre Infame. Il caldo non ha impedito sorrisi e pose e, tra un click e l’altro, il percorso ha condotto i popoli di altri terre lontane dalla Calabria, tra le pieghe della nostra storia, con gli occhi meravigliati verso quel nostro passato fatto di arte, di bellezze naturali, di leggende e di tradizioni. Al pomeriggio, è stata la gioia e la curiosità dei bambini castrovillaresi ad incontrare i gruppi folkloristici al Castello aragonese, per un appuntamento sempre tanto atteso durante il Festival, curato dalla bravura di Tilde Nocera, in collaborazione con la dottoressa Ines Ferrante di Mystica Calabria che, “rotolando” di mano in mano un grande mappamondo, ha dato la possibilità ai più piccoli di incontrare e confrontarsi con altre etnie e altre culture. L’occasione è stata piacevolissima, considerando quest’anno, la presenza, tra i componenti dei gruppi folkloristici, di giovanissimi rappresentanti. All’insegna della pace e della amicizia, si è giocato, si è parlato del viaggio che li ha portati in Italia, sono stati spiegati usi e costumi del loro popolo. Pur senza parlare la stessa lingua i bambini hanno saputo comunicare e divertirsi tra loro ed è proprio questo il senso profondo del folklore: parlare il linguaggio universale dell’amore.
Castrovillari 20 agosto 2014
Ufficio Stampa
Anna Rita Cardamone ARCA COMMUNICATION