Riparte, questa volta si spera con il piede giusto, il PSA (piano strutturale associato) che vede impegnati i comuni di Rocca Imperiale, Montegiordano, Canna e Nocara a superare i confini municipali ed a fare rete, progettando per “aree vaste”, uno sviluppo organico ed eco-compatibile. E’ questo infatti lo spirito della legge regionale n. 19/’02 che al vecchio PRG comunale sostituisce uno strumento urbanistico di tipo “comprensoriale”, in grado cioè di promuovere una crescita che superi la logica dei campanili e sia in grado “di innescare lo sviluppo economico del territorio attraverso un governo del territorio che sia migliore e più efficace”. Nei giorni scorsi, dopo un periodo di stallo durato per troppo tempo, sono ripresi gli incontri operativi che coinvolgono i sindaci quali organismi istituzionali locali e, quali referenti di Piano, i tecnici ed i funzionari della Provincia e della Regione. Al primo incontro, tenutosi a Rocca Imperiale quale comune capo-fila del Piano, erano presenti Giuseppe Ranù neo-sindaco di Rocca, Giavanna Panarace sindaco di Canna, Francesco Trebisacce sindaco di Nocara e Francesco Lamanna quale delegato per il comune di Montegiordano e inoltre l’arch. Saverio Putortì dirigente generale del Dipartimento Urbanistica e Territorio della regione Calabria e l’ing. Francesco Tarsia come funzionario dello stesso Dipartimento, oltre agli ingegneri Antonello Pezzi e Giovanni Greco dell’ufficio Programmazione e Gestione del Territorio della Provincia di Cosenza. Sindaci e funzionari degli enti sovra-comunali, pronti a ripartire per recuperare il tempo perso finora, hanno fatto il punto della situazione e, avendo deciso di dare un’accelerata all’iter procedurale, si sono dati appuntamento per il 22 luglio prossimo per dare seguito alla progettazione relativa al PSA che molti altri comuni della regione hanno già ultimato e presentato agli uffici competenti al fine di concorrere all’assegnazione delle risorse. «Ora abbiamo le idee più chiare – ha commentato alla fine lo stesso ingegnere Pace – e potremo metterci al lavoro con nuova lena per recuperare ben sei anni di stallo del Piano, dovuto al completo immobilismo di chi ci ha preceduti e guardare con più ottimismo al futuro sviluppo del nostro territorio».
Pino La Rocca