Lascia o raddoppia? No, non lasciano la poltrona nonostante ce ne siano tutte le condizioni. Anzi, raddoppiano o addirittura triplicano le tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani. A farne le spese saranno i cittadini costretti a far fronte ad una tassazione sempre più iniqua. Di tale vertiginoso e ingiustificato aumento si è fatto portavoce il delegato all’Ambiente Gianpaolo Schiumerini. «La Regione Calabria, – ha scritto il dirigente di Sel – dopo la fallimentare gestione degli ultimi anni nel settore dell’ambiente in generale e dei rifiuti in particolare, ha deciso di mandare letteralmente in bancarotta i comuni calabresi: l’Assessore all’Ambiente Pugliano, infatti, ha inviato una comunicazione a tutti i comuni con la quale si comunica un vertiginoso, assurdo ed ingiustificato aumento delle tariffe di conferimento delle diverse tipologie di rifiuti che si riverserà, inevitabilmente, sulle tasche dei cittadini contribuenti che già fanno fatica ad andare avanti ed a pagare tante tasse e tributi. Si pensi che per il tal quale (l’indifferenziato), – riferisce il delegato all’Ambiente – si passa dalle attuali 91,84 a 176,39 euro a tonnellata (quasi il doppio) e per lo smaltimento della frazione organica (l’umido) si passa da 34,65 e 105,26 euro a tonnellata, cioè quasi il triplo». La cosa ancora più paradossale è che i cittadini (per la verità non tutti!) si sforzano di differenziare e la Regione, a causa della propria inettitudine, sciupa lo sforzo dei cittadini e rimette tutto in un unico calderone. «Se a tutto questo – scrive infatti Schiumerini – si aggiunge che il mancato funzionamento dell’impianto tecnologico di Bucita per il trattamento dell’umido, costringe i comuni, per molti mesi all’anno, a declassare questa frazione da rifiuto differenziato ad indifferenziato, si ha la misura del danno ambientale ed economico provocato dai nostri amministratori regionali. Riteniamo, pertanto, – conclude il delegato all’Ambiente – che si rende necessaria una forte iniziativa a livello sociale ed istituzionale, a partire da una petizione popolare che sarà promossa dal nostro comune e che, speriamo, coinvolgerà tutti i comuni della Sibaritide e dell’Alto Jonio». Tra le reazioni contro l’assurdo aumento registriamo quella Mario Melfi nelle vesti di coordinatore regionale di Sel, mentre dal PD finora non è venuta alcuna presa di distanza.