I tagli indiscriminati operati dalla regione Calabria nei confronti del trasporto pubblico, dopo aver praticamente fatto scomparire i treni sulla linea Jonica, hanno ridimensionato anche il trasporto su gomma, finendo con l’azzerare completamente i collegamenti tra la cittadina jonica ed i paesi dell’entroterra. Oggi, chiunque voglia raggiungere Trebisacce partendo da uno dei 15 comuni interni, deve disporre di un’auto propria, oppure deve ricorrere ad un taxi (e non ci sono neanche quelli!). La denuncia viene lanciata dall’amministrazione comunale di Trebisacce che, attraverso una nota, evidenzia le contraddizioni dell’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele che aveva assicurato il mantenimento dei servizi all’interno del comprensorio dell’Alto Jonio e promesso il ripristino dei collegamenti con Catanzaro. «La Regione Calabria, – si legge nella nota proveniente dalla residenza municipale – al di là delle vicende politiche personali dei rappresentanti, è oramai allo sbando più totale: messa da parte qualsiasi forma di programmazione, ormai si naviga solo a vista. L’esecutivo regionale… – si legge ancora – ormai si limita solo ad operare tagli indiscriminati, sacrificando gli interessi primari dei cittadini, come già avvenuto nella sanità e come avviene oggi nella mobilità pubblica laddove si privilegia la solita logica ragioneristica. Il trasporto pubblico ormai è stato completamente smantellato, con innegabili ricadute anche sulle aziende calabresi impegnate nei trasporti, sui lavoratori e sull’indotto turistico, anche perchè il drastico ridimensionamento dei trasporti su strada si somma a quello ormai inesistente dei treni. A nulla finora – conclude la nota del Comune – sono valse le proteste dei tanti cittadini, degli operatori turistici e commerciali e anche dei pendolari, che subiscono continui disagi e limitazioni, anche a causa della crisi economica che impedisce a tanti cittadini di utilizzare altre forme di mobilità».