DICHIARAZIONE DI PATRIZIA UVA
ROSSANO – Area Urbana, dove ha dimostrato scarsa capacità decisionale ed unitaria la classe politica territoriale senza distinzioni, pare adesso stia mostrando il giusto metodo di condivisione, senza inutili staccati, la nuova generazione di imprenditori di Corigliano e di Rossano, autorevolmente rappresentata in seno ai giovani di Confindustria Cosenza e della Calabria. Al di là di ogni altra valutazione è senza dubbio un fatto importante e nuovo rispetto al passato: vi è oggi una leva imprenditoriale che, per ragioni anagrafiche ma anche per formazione ed esperienza sul campo (perché l’età da sola non conta!), non interpreta il proprio ruolo nella società e nelle dinamiche ed attese di sviluppo locale alla luce di asfittiche divisioni municipalistiche che continuano invece a condizionare, purtroppo, parte del mondo politico ed istituzionale.

Il recente monito dell’Avv. Amerigo MINNICELLI ed il dibattito aperto sulla necessità di passare dalle chiacchiere ai fatti, rispetto all’opportunità storica e straordinaria della fusione dei due comuni, sta a lì dimostrarlo.

Giungano pertanto anche da parte mia i complimenti e l’incoraggiamento per Vincenzo LA PIETRA – Presidente GGI ANCE Cosenza e Vice Presidente GGI Confindustria Cosenza, Daniele SMURRA – Vice Presidente GGI Confindustria Cosenza, Roberto RUGNA – Delegato Comitato Giovani Imprenditori Confindustria Calabria e Consigliere GGI ANCE Cosenza, Giorgio PUCCI – Vice Presidente GGI ANCE Cosenza e Coordinatore Commissione Energia, Ambiente e Infrastrutture GGI Confindustria Cosenza, Fulvio MORRONE – Consigliere GGI Confindustria Cosenza e GGI ANCE Cosenza, Francesco ORANGES – Consigliere GGI Confindustria Cosenza e per Fortunato AMARELLI che ha guidato negli anni scorsi Confindustria Giovani ed oggi, vicepresidente di Confindustria Cosenza, presiede la sezione agroalimentare.

Insieme, questi giovani imprenditori, eletti in ruoli di vertice provinciale e regionale, stanno dimostrando, di saper rappresentare a Cosenza ed a Catanzaro, con unica voce e con obiettivi condivisi, l’Area Urbana e la Sibaritide. Senza farci assistere a quell’auto-isolamento infelice che ancora sembra essere preferito da certa rappresentanza politica a tutti i livelli e da buona parte del mondo istituzionale.

E’, quello interpretato dai giovani industriali dell’Area Urbana nella loro associazione e sul territorio, il modello vincente da prendere ad esempio e sul quale confrontarsi.

Non soltanto per tentare di conquistare finalmente maggiore potere contrattuale fuori dal perimetro delle due città, colmando quindi un pesante e storico gap di autorevolezza e rappresentatività di quest’area che è evidente e che spiega l’abbandono a se stessa di questo territorio: dalla sanità, alla giustizia, dall’ambiente alle infrastrutture. Ma anche per avviare finalmente una stagione locale di effettivo governo condiviso tanto delle emergenze quanto, soprattutto, delle occasioni di crescita comune, a cominciare dalla nuova programmazione europea e dalle politiche per i turismi.

Su quest’ultimo aspetto, invocando ancora una volta la capacità di fare squadra dei giovani industriali del territorio, colgo l’occasione per rilanciare alla politica ed alle istituzioni una proposta da me già fatta qualche settimana fa: ci si cimenti e si dimostri che almeno sulla capacità di offerta turistica e culturale, queste due grandi città hanno un valore aggiunto, qualcosa da condividere e da proporre all’ospite ed al resto della Calabria, in vista dell’imminente stagione estiva. Un unico cartellone estivo sarebbe certamente molto meno difficile ed anche ambizioso del realizzare il comune unico che tutti invocano a parole, ma almeno potrebbe dimostrare che le intenzioni e le condizioni minimali di dialogo ci sono tutte e per davvero.