Al peggio non c’è mai fine. Premettiamo che ieri sera abbiamo assistito presso il Pala Corigliano a gara 2 play off di serie A2 di volley tra la Caffè Aiello Corigliano e il Potenza Picena. Nel corso del confronto, vinto con pieno merito, dai rossoneri di coach Michele Totire, abbiamo avuto modo di constatare la serata no della coppia arbitrale, soprattutto il primo arbitro, Maurizio Canessa di Bari. Ci sono stati almeno cinque occasioni abbastanza discutibili nel corso delle quali il signor Canessa insieme al suo secondo Venturi, hanno adottato decisioni sbagliate invertendo il punto e, guarda caso, sempre contro la Caffè Aiello. Lungi da noi assumere atteggiamenti pretestuosi nei confronti della coppia arbitrale, anche perché abbiamo sempre cercato di non addossare ai direttori di gara responsabilità che andassero oltre le reali capacità della squadra che lamentava il presunto torto subito. Di fronte a questa serie di errori, caduti anche in momenti importanti della gara contro i marchigiani del Potenza Picena, il pubblico, ma in maniera assolutamente civile, ha inveito contro la coppia arbitrale, soprattutto contro il primo arbitro. Ma facendo ciò senza trascendere in atteggiamenti da censurare, anche perché in tutti questi anni che seguiamo la pallavolo riteniamo che il pubblico coriglianese sia tra i più corretti d’Italia. Ebbene oggi leggendo le decisioni del giudice sportivo della lega di pallavolo leggiamo: “Domenico Policastri (Caffè Aiello Corigliano) sospensione da ogni attività federale per gg.7, fino tutto il 31 marzo 2014 perché, nella funzione di addetto agli arbitri, rivolgeva frasi offensive nei confronti degli stessi, tanto da essere esonerato dalla funzione nel corso del 3°set. Caffè Aiello Corigliano: multa di € 1.300,00 perché il pubblico locale, per tutta la durata dell’incontro nonché al termine dello stesso, rivolgeva ripetute frasi offensive e minacciose all’indirizzo sia degli arbitri, sia dei giocatori della squadra avversaria. Ulteriore multa di € 100,00 per la sanzione disciplinare comminata al proprio dirigente”. Di fronte a decisioni del genere che devono tenere conto del referto “inventato” dai due arbitri, non potevamo non commentare. Questo perché la lega volley deve vigilare in maniera attenta e ferma sull’operato degli arbitri i quali non possono inventarsi fatti che non esistono, mettendo in difficoltà società che fanno i salti mortali per mandare avanti un campionato che, come avvenuto quest’anno, si è assottigliato per ciò che concerne le squadre partecipanti, sintomo questo di una crisi economica latente che, con ogni probabilità, si farà sentire ancora di più nella prossima stagione. Allora il consiglio che diamo alla lega è questo: è meglio far stare a casa arbitri che non sono in grado di arbitrare in serie A, che penalizzare società che stanno soffrendo e non poco per concludere nella maniera migliore la stagione.
Giacinto De Pasquale