È incapace e non sa neanche di cosa parla.
Dobbiamo ammetterlo: ormai i copioni delle recite di Franco Pugliano potremmo benissimo scriverli noi per quanto sono scontati. Era chiaro fin dal primo momento che l’Assessore Regionale avesse convocato una conferenza stampa per ripetere le stesse identiche cose di qualche settimana fa, con il ricatto dell’emergenza che il suo assessorato ha causato e non ha risolto, non è ben chiaro se per incapacità o per volontà.
Infatti, guarda caso, a differenza di quanto va dicendo in giro, l’unica soluzione possibile per Pugliano sono altre discariche, ovviamente private ed ovviamente in deroga alle normative di tutela sanitaria ed ambientale.
Su Scala Coeli l’Assessore dimostra di non conoscere assolutamente la vicenda fino al punto di ignorare persino i documenti prodotti dal suo autorevolissimo dipartimento, attualmente il vero “porto delle nebbie” dei rifiuti calabresi, i quali a più riprese hanno fatto un passo avanti e due indietro su questo eco-mostro, con sanatorie vergognose e ripensamenti probabilmente indotti dalle decine di segnalazioni alle Procure della Repubblica prodotte dai comitati. Una vicenda che rispecchia, guarda caso, altre discariche in Calabria sempre private, che sono state autorizzate con le varie emergenze e che poi sono sistematicamente crollate o franate riversando quintali di percolato nei fiumi e nei mari in cui i calabresi fanno il bagno: caro Pugliano, i comitati e le comunità della Calabria non si fanno fregare più.
Il caso Celico è poi emblematico: un sito destinato a ricevere e trattare la raccolta differenziata che diventa sito di smaltimento di rifiuti tal quale, ovviamente con la disponibilità ben pagata dei gestori privati. Un monumento all’imbecillità ed all’arretratezza della gestione rifiuti regionale, un passo del gambero catastrofico che continua a salvaguardare, caso strano, il torbido sistema di potere che si cela dietro la gestione dello smaltimento di rifiuti indifferenziati in Calabria, un sistema di potere ormai noto in tutto il mondo che i comitati territoriali combattono alla luce del sole.
L’assessore Franco Pugliano ed il Dipartimento Politiche per l’Ambiente sono, in toto, i responsabili di questa ennesima catastrofe regionale, sia in termini sanitari che in termini di immagine del nostro territorio, ed anche a seguito del goffo tentativo di scaricare le proprie responsabilità su liberi cittadini che difendono la salute e l’economia delle comunità, rappresentano la peggiore immagine possibile della Calabria del mondo.
Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”