Il paese de “I Dimenticati” è ancora isolato, nonostante la pioggia abbia smesso da alcuni giorni di martoriare il territorio. Ieri le popolazioni locali hanno atteso invano l’arrivo del presidente della Provincia Mario Oliverio. Impegni istituzionali lo hanno trattenuto nel capoluogo. Al suo posto sono arrivati i tecnici della Provincia che, insieme al sindaco Vincenzo Gaudio ed ai suoi collaboratori, hanno eseguito una serie di sopralluoghi nei punti critici in cui la SP 153, per effetto delle piogge torrenziali, è scivolata a valle. Si prevedono tempi lunghi per il ripristino della viabilità e intanto il paese rimane tagliato fuori dal mondo, ripiegato su se stesso e impotente rispetto alle calamità naturali che troppo spesso ne minano la vivibilità. In realtà Alessandria del Carretto, con meno di 1.000 abitanti e collocato ai piedi del monte Sparviero, e a circa 1.000 m. di altitudine, è il paese dai due volti: d’estate è il paese della Pita, di Radicazioni, delle zampogne, dell’organetto e delle tarantelle. D’inverno diventa un paese triste perché in balia delle emergenze e delle calamità naturali che spesso e volentieri lo riducono all’attuale condizione di isolamento. Un isolamento che dura ormai da alcuni giorni e che forse è destinato a durare ancora a lungo. La Strada Provinciale 153, l’unica via di collegamento con il resto del mondo è infatti ancora interrotta in più punti e ci vorranno tempi lunghi per poterla ripristinare, mentre chi ha necessità di muoversi per andare al lavoro, o a scuola, o in ospedale, è costretto a peregrinazioni infinite attraverso strade alternative, impervie e pericolose, specie se vengono percorse di notte. «Ecco allora che – come scrivono quelli di Radicazioni nel descrivere la condizione in cui vive la popolazione locale – dietro i volti dell’estate, festanti e baciati dal sole, ci sono i volti tristi dell’inverno, caratterizzati da ombre di solitudine, di isolamento e di abbandono. Dietro le cartoline colorate dagli spot pubblicitari che d’estate esaltano le qualità di un paese che coniuga in turismo mare/monti, il paese delle tradizioni, dei suoni, dei colori e delle ritualità ancestrali, ci sono persone reali che d’inverno vivono un disagio talvolta inquietante e surreale. Disagi – aggiungono ancora i giovani di Radicazioni – dovuti all’isolamento, come sta avvenendo in questi giorni, ma anche una precaria assistenza sanitaria e sociale, una quasi totale assenza di servizi che determina una situazione di disagio esistenziale e di rassegnazione». Il presidente Oliverio, informato sui guasti provocati dal maltempo ha scritto: «Ancora una volta – siamo costretti ad assistere inermi e impotenti alle devastazioni e alle macerie provocate dal maltempo. Tutto ciò – ha concluso Oliverio in modo critico nei confronti della Regione – è la conseguenza naturale del completo abbandono che hanno subito i nostri territori soprattutto in questi ultimi anni, in cui si è registrato un vero e proprio allentamento della cura e della manutenzione del sistema idraulico e delle aste fluviali…».
Pino La Rocca