Franano le strade, si interrompono bruscamente i collegamenti, le contrade rurali restano isolate ed a farne le spese sono i contadini che vivono nelle zone più decentrate ed impervie dell’Alto Jonio. Tra questi, un modesto allevatore di bestiame di Albidona, rimasto isolato per tre lunghi giorni nella sua piccola azienda agricola insieme alle sue 40 mucche che non possono recarsi al pascolo. Il dramma, sfuggito all’attenzione di tutti e soprattutto di quanti operano nel campo dei soccorsi, si è verificato nella contrada di Serra Manganile, nel comune di Albidona, dove il giovane e coraggioso allevatore di bestiame Matteo Gatto è rimasto bloccato per tre giorni perché la sua masseria a un tratto si è trovata nel bel mezzo di due grosse frane provocate dal maltempo. Le strade di collegamento, sia da una parte che dall’altra, non ci sono più perché travolte dalla pioggia e dal fango. Matteo non si preoccupa per lui ma per le 40 vacche che lo aiutano a sopravvivere, che sono chiuse da tre giorni nelle stalle e che hanno bisogno di foraggio o di andare al pascolo. Storie di ordinaria quotidianità in un territorio aspro e decentrato come l’Alto Jonio, un comprensorio dimostratosi ancora una volta molto fragile e vulnerabile. Agli ingenti danni, di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi, provocati dal maltempo ad Oriolo, ad Alesssandria del Carretto, a Cerchiara ed a Villapiana, sono da aggiungere i guasti elencati da una nota del sindaco Ciminelli ad Amendolara:« Il maltempo, – scrive il primo cittadino – non ha risparmiato il “Paese della Secca”: le forti piogge, anche questa volta hanno provocato gravi disagi e numerosi i danni. Colpite soprattutto le strade. Il territorio, già compromesso in precedenza, con questa ultima perturbazione, in termini di frane, ha fatto un vero e proprio disastro con famiglie irraggiungibili in diverse contrade. Tra i punti più critici, precisamente nelle zone rurali, c’è una frana molto grossa in contrada Straface e in una strada di contrada Fragallizza. Siamo già intervenuti – ha spiegato il primo cittadino – sia con mezzi comunali che con gli operatori di alcune ditte che abbiamo incaricato. Nel frattempo – ha concluso l’avvocato Ciminelli – abbiamo già dato avvio ai lavori di ripristino delle strade. Purtroppo la situazione non è delle migliori e, anche lungo la costa, tutto quello che avevamo sistemato nel mese di dicembre dopo le ultime mareggiate, è andato nuovamente distrutto».
Pino La Rocca