Fiumi e torrenti in piena che straripano dagli esili argini allagando campi e minacciando i centri abitati, strade statali, provinciali e rurali interrotte per frane e smottamenti, paesi interni isolati dal mondo, coste flagellate dal mare in burrasca ormai da 4/5 giorni e sindaci che presidiano le zone a rischio, che lanciano appelli alle istituzioni ma che si sentono sempre più soli e impotenti a fronteggiare a mani nude le calamità naturali. Questo è il quadro della drammatica situazione nei paesi dell’Alto Jonio dopo diversi giorni di maltempo caratterizzati da piogge torrenziali, da vento impetuoso e da violenti mareggiate che hanno messo a nudo tutta la vulnerabilità idrogeologica di un territorio molto fragile. Un territorio nel quale purtroppo si interviene, quando si interviene, solo nelle sempre più frequenti emergenze per ricucirne alla meno peggio le ferite e si trascura colpevolmente di fare prevenzione a tempo debito e con interventi seri e destinati a durare nel tempo. Purtroppo l’allerta-meteo non è finita, anche perchè l’affievolirsi delle raffiche di vento hanno calmato i bollenti spiriti del mare, ma hanno impresso maggiore forza e violenza ai nubifragi che, abbattendosi su un territorio già provato da piogge insistenti, hanno determinato una situazione allucinante, tanto è vero che l’emergenza è purtroppo scattata in diversi paesi: da Oriolo ad Alessandria del Carretto da Cerchiara a Villapiana. I danni più gravi vengono segnalati ad Oriolo dove sono crollate due abitazioni nel centro storico che per fortuna risultavano disabitate. Danni gravi alla viabilità: la S.S. 481 interregionale che attraverso Oriolo, Farneta, Cersosimo e San Paolo Albanese collega la Calabria settentrionale alla Basilicata è interrotta in contrada “Cornutello” dove l’arteria è precipitata a valle per oltre 100 metri, tanto che la stessa Anas ha provveduto a bloccare il traffico ed a fare gli opportuni avvisi agli automobilisti. Frane e smottamenti vari si sono inoltre verificati nelle zone rurali oltre che nella solita zona “dei Cappuccini” e nella zona di “Spadarro”. Altro grave SOS viene da Alessandria del Carretto, il paese più interno dell’Alto Jonio, che risulta isolato già da ieri per due grosse frane che hanno fatto scendere a valle interi pezzi della S.P. 153 in prossimità delle contrade di Piano Senise e di Mongianna. Altra grave emergenza è stata segnalata a Cerchiara dove il fiume Caldana è straripato mettendo a rischio le abitazioni rurali e l’incolumità stessa degli abitanti della sinistra della Piana, scongiurata dal pronto intervento dei mezzi del Consorzio di Bonigìfica Integrale di Trebisacce. Stessa emergenza è stata segnalata dal sindaco Roberto Rizzuto a Villapiana dove si sono ripetuti i soliti allagamenti nei punti critici del Lido e dello Scalo e dove il terribile torrente Satanasso ha rotto ancora una volta gli argini nella Zona industriale distruggendo un tratto di rete idrica e seminando paura e danni. Una situazione catastrofica, insomma, che impone interventi strutturali adeguati e soprattutto una riflessione seria, perché quando si opera con approssimazione e senza la necessaria pianificazione si va incontro all’imponderabile e troppo spesso occorre pagare il conto a posteriori e con l’aggiunta degli interessi.
Pino La Rocca