Da troppo tempo si registra in Calabria una gestione della problematica dello stoccaggio dei rifiuti fatta in assenza di una vera programmazione che miri a risolvere definitivamente il problema nel comune interesse delle popolazioni e della collettività. Le iniziative dell’assessorato regionale che si sono prodotte in questi mesi appaiono, a nostro avviso, incentrate sul come affrontare il domani senza nessuna vera scelta strategica e di prospettiva e spesso in violazione delle normative comunitarie.
In questo contesto, che denunciamo da tempo e di cui ci sono evidenti responsabilità del Governo Regionale, si cala il Bando, pubblicato il 10 Dicembre 2013, per l’affidamento del servizio di accettazione, imballaggio, stoccaggio temporaneo, carico, trasporto, recupero e/o smaltimento in ambito internazionale dei rifiuti aventi CER [20.03.01] prodotti nel territorio della Regione Calabria. Un bando che rischia di fare di Rossano e della Sibaritide la pattumiera della Calabria prevedendo il conferimento di 750 tonnellate al giorno di rifiuti “tal quale” nella discarica di Bucita e il successivo trasporto, ad imballaggio avvenuto, verso il porto di Corigliano sulle cui banchine il prodotto potrebbe sostare per giorni prima di essere imbarcato.
Appaiono evidenti i limiti di un tal nefasto progetto sia per l’ingente somma di denaro pubblico che si intende impegnare, ma soprattutto per le conseguenze che si determineranno nel territorio in termini di salvaguardia ambientale oltre che di danno economico per un’area che fa, tra le altre cose, dell’agricoltura e del turismo i cardini della propria idea di sviluppo e rilancio.
Non ci sono, così come ribadito anche dal Consiglio Comunale della città Bizantina, iniziative da intraprendere diverse dal ritiro in autotutela del bando regionale prima della sua scadenza per avviare, a quel punto, una discussione seria su come affrontare le emergenze e col coinvolgimento di tutti i livelli di rappresentanza territoriali. L’alternativa a ciò non potrà che essere una civile e democratica protesta che dovrà necessariamente coinvolgere l’intera sibaritide.
Saremo al fianco delle istituzioni locali, dei movimenti e dei cittadini in quest’ennesima battaglia a difesa del territorio senza però dimenticare, in tema di rifiuti, di sottolineare la miopia politica della Amministrazione Comunale di Rossano nella gestione del bando sulla raccolta dei rifiuti cittadina che non prevede, per l’ennesima volta, una chiara e definitiva scelta verso la raccolta differenziata porta a porta che rappresenta l’unica scelta in grado di far uscire Rossano dall’emergenza per le positive ricadute che produrrebbe in termini occupazionali e soprattutto perchè, solo con quella scelta, si costruirebbe una vera cultura della differenziata tra la cittadinanza necessaria a puntare, seriamente, a percentuali di raccolta in linea con gli standard di legge.
Rossano, 31 Gennaio 2014
Giuseppe Guido
Segretario Confederale
Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno