Il luogo sacro restituito ai fedeli dopo i lavori di restauro protrattisi per sei anni. Monsignor Galantino: «Rimettiamo in circolo nuove energie e nuove speranze di fede».
«Gioisci, rallegrati, sii felice». Queste le parole riecheggiate domenica sera nella chiesa dei Sacri Cuori, riaperta al culto nel giorno dell’Immacolata Concezione, al termine di lavori di restauro protrattisi per sei anni. A pronunciarle, il vescovo della diocesi di Cassano all’Jonio, monsignor Nunzio Galantino, davanti a centinaia di fedeli in festa, attenti ed incuriositi. Ma la curiosità, ha sottolineato il Presule nella sua omelia, «non deve essere una tentazione, non deve spingere a guardare solo il tempio e le belle pietre che lo adornano. La riapertura al culto di questa casa di Dio può rimettere in circolazione energie nuove a beneficio di tutti, soprattutto dei più bisognosi e di quanti fanno fatica ad avere un punto di riferimento». Il vescovo ha quindi fatto proprio e rilanciato l’invito di papa Francesco «a lavorare per edificare una chiesa viva, che non sia un inguardabile carrozzone di iniziative. Questo può avvenire soltanto trasformando la lode in impegno».
Immensa gioia è stata espressa anche dal parroco della chiesa castrovillarese, don Carmine De Franco, che ha dedicato un affettuoso pensiero a monsignor Raffaele Barbieri, vescovo della diocesi cassanese tra il 1937 ed il 1968, «colui che ha voluto la costruzione di questo mastodontico tempio, crogiolo di vita cristiana e di cultura. Questa “Casa grande” è luogo di preghiera, di contemplazione, di ascolto della Parola, di celebrazione dei divini Misteri, per alimentare e sostenere la fede della Comunità, chiamata a testimoniarla quando dalla chiesa ritorna lungo le strade».
La solenne liturgia è culminata nella deposizione all’altare delle reliquie di san Biagio, san Vincenzo Ferrer, santa Agnese e del beato Domenico Lentini da Lauria e nell’unzione dello stesso da parte di monsignor Galantino, che ha versato il Crisma al centro e ai quattro angoli. Sull’altare è stato poi posto un braciere con il fuoco vivo e la funzione è proseguita con il vescovo che ha versato l’incenso nel turibolo per incensare la mensa e tutta l’assemblea. «Questa chiesa, come ogni chiesa, deve essere luogo di sosta e di passaggio. Dopo questa tappa festosa dobbiamo riprendere il nostro cammino», ha concluso monsignor Galantino, esortando ad intraprendere un percorso lungo il quale «sostenersi a vicenda per essere uomini e donne felici di osare il nuovo che viene dal Vangelo».
I lavori di completamento e ristrutturazione della chiesa dei Sacri Cuori sono stati finanziati dalla diocesi di Cassano all’Jonio attraverso i fondi dell’8xmille concessi dalla Cei.
Cassano allo Ionio, 9 dicembre 2013