Vertenza Lsu ed Lpu: Governo e Regione impegnati a superare la precarietà salariale ed a stabilizzare a condizioni più eque e dignitose anche i lavoratori che operano nei piccoli comuni che,
non disponendo i Comuni in cui prestano servizio delle risorse di bilancio necessarie, sono stati stabilizzati solo a 15/16/17 ore settimanali e con un salario da fame di 500/600 euro inferiore finanche al reddito di cittadinanza. Ne è convinto il Segretario Comprensoriale della Nidil-Cgil Vincenzo Laurito che ha ringraziato l’On. Bruno Bossio e l’On. Guccione per essersi spesi fin dalla prima ora a favore di questi lavoratori. Secondo quanto riferisce il Sindacalista della Cgil Laurito, anche questi lavoratori, se sarà recepito l’Emendamento all’Art. 32 della Legge di Bilancio presentato dal Sen. Misiani del PD e sostenuto sia dal Presidente Occhiuto che dal Sen. Mangiavalori di FI e che prevede un incremento di risorse pari a 18,5 milioni di euro annuali, verranno equiparati ai colleghi Lsu ed Lpu che, con il contributo sostanziale dei Comuni più grandi e le battaglie condotte dalle forze sindacali, sono già stati stabilizzati a 26/30 ore. Anche il Presidente Occhiuto, incalzato dalle forze sindacali che giovedì 2 dicembre hanno manifestato presso la sede regionale, dopo aver portato a 36 ore tutti gli LSU ed LPU in carico alla Regione, si è detto pronto a sostenere la vertenza di questi lavoratori e, attraverso il proprio ruolo di rappresentanza e la deputazione nazionale di riferimento, a fare la propria parte nei confronti del Governo per ottenere l’equiparazione del monte-ore lavorativo e del salario di questi padri e madri di famiglia che attendono da oltre 20 anni di essere stabilizzati a condizioni dignitose, evitando così di perpetrare le discriminazioni che si sono verificate finora.
Pino La Rocca