di Pino La Rocca
Istituire l’Azienda Sanitaria della Sibaritide e del Pollino per razionalizzare e migliorare la qualità e la quantità dell’offerta sanitaria su un territorio vasto e disarticolato nel quale il sistema sanitaria pubblico non riesce a garantire neanche i livelli minimi di assistenza.
Per indurre il governo regionale a legiferare in materia, il Sindaco del Comune di Trebisacce Francesco Mundo, d’intesa e in sintonia con gran parte dei colleghi, ha proposto di avviare una raccolta-firme attraverso cui sollecitare la Regione a determinarsi e ad approvare una ”Legge di iniziativa popolare”. Di tutto questo, e in particolare del “riordino del sistema delle Aziende Sanitarie, della modifica dell’Art. 7 della Legge Regionale n. 11 del 9 maggio 2007 e dell’istituzione dell’Azienda Sanitaria Locale della Sibaritide e del Pollino”, si parlerà martedì 25 maggio a partire dalle ore 11.00 in una Conferenza-Stampa in programma presso la “Sala degli Specchi” della Provincia di Cosenza in cui sarà illustrata la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare per l’istituzione dell’ASL della Sibaritide e del Pollino, con distacco dall’Asp di Cosenza” di cui il Comune di Trebisacce è il primo firmatario. All’incontro hanno assicurato la loro partecipazione i Sindaci dei territori interessati tra cui il sindaco di Trebisacce Francesco Mundo, di Castrovillari Mimmo Lo Polito, di Cassano Jonio Gianni Papasso, di Cariati Filomena Greco, di Villapiana Paolo Montalti, di Oriolo Simona Colotta….Il Sindaco dell’area urbana Corigliano-Rossano Flavio Stasi, pur essendo interessato alla proposta, per garbo istituzionale in quanto Presidente della Conferenza dei Sindaci, non sarà presente. Come è noto la Legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all’iniziativa legislativa, mediante il quale i cittadini, attraverso una raccolta di firme da presentare al Parlamento o a un Ente Amministrativo locale (come la Regione) chiedono di redigere ed approvare una Legge che, ovviamente, deve essere discussa e votata dal Consiglio Regionale. Si tratta quindi di una proposta di iniziativa popolare per la quale ovviamente la sola volontà dei cittadini non produce di per sé effetti sull’ordinamento, ma deve passare attraverso il vaglio e la volontà del titolare della funzione legislativa (il Parlamento a livello nazionale e, in questo caso, il Consiglio Regionale) affinché il testo diventi legge.
Pino La Rocca