Gagliardi a Pandolfi: risponda invece di fare la vittima.
SARACENA – Da una parte, un inutile vittimismo, invece di dare conto di quanto fatto rivestendo ruoli istituzionali locali. Dall’altra, il ricorso alla querela (che non temiamo affatto) come fuga dal confronto politico nel merito di scelte ed indirizzi amministrativi. Così facendo, Luigi PANDOLFI, ex sindaco di fatto della peggiore fase amministrativa di Saracena, oggi nuovamente candidato a sindaco, non riuscirà di certo a spostare altrove quella che era e rimane una democratica esigenza di trasparenza sul suo operato da vice del Sindaco METAPONTE (2002-2007).
È quanto dichiara il Sindaco Mario Albino GAGLIARDI sottolineando non soltanto la legittimità politica degli interrogativi pubblicamente rivolti e ripetuti all’ex amministratore PANDOLFI, ma anche e soprattutto la necessità democratica di riferire alla propria comunità numeri e modalità di utilizzo delle risorse pubbliche gestite in suo nome e per suo conto. Invece di piangersi addosso o pensare di mostrare i muscoli della querela PANDOLFI dovrebbe trovare il buon senso ed il coraggio di rispondere non tanto al sottoscritto ma all’intera cittadinanza sulle prime tre domande poste ed alle quali – prosegue il Sindaco – ne aggiungiamo adesso altre due: quanto è costata alle casse comunali l’esternalizzazione del servizio di trasporto scolastico e quella del servizio di mensa scolastica alla materna volute dall’allora amministrazione comunale? Avevamo ed abbiamo il diritto di saperlo, così come i cittadini di Saracena hanno il diritto di sapere – lo ripetiamo, visto che PANDOLFI continua a non rispondere ed a circondarsi di reduci di guerre perse! – quanti soldi ha contribuito a far sperperare al Comune la sua amministrazione per fittare in strutture private diversi servizi, con contratti molto onerosi e senza valorizzare in nessun modo il patrimonio immobiliare dell’Ente ed a quanto ammonta la cifra complessiva fatta sborsare dal Comune sotto la guida del vicesindaco PANDOLFI per debiti fuori bilancio, con particolare riferimento a finti espropri. D’altronde, a PANDOLFI che continua a cimentarsi in voli pindarici sui massimi sistemi sorvolando invece sui bassi sistemi di mediocre amministrazione che lo hanno visto protagonista, basterebbe ricordare che egli è stato già sonoramente bocciato dall’elettorato nel 2007 che lo ha relegato al terzo posto tra i candidati a Sindaco. Con ulteriore soddisfazione, infine, dopo l’analoga presa di posizione del candidato a sindaco Renzo RUSSO (che nel 2007 era delfino di PANDOLFI!), prendiamo atto del positivo riferimento anche di un altro candidato a sindaco, Vincenzo CHIARAMONTE (rappresentate di un fantomatico circolo di Forza Italia) a quelli che sono stati notoriamente i capisaldi delle politiche e delle strategie di programmazione amministrativa degli ultimi anni: dall’agricoltura alle produzioni d’eccellenza, Moscato Passito in primis; dall’extravergine d’oliva (ricordiamo che Saracena è da anni protagonista dell’associazione nazionale Città dell’Olio) al turismo naturalistico ed alla valorizzazione in generale delle risorse naturali sulla quale il Paese del Moscato Passito in questi dieci anni si è distinto in Calabria, facendo parlare di se’ in tutt’Italia come esperienza virtuosa. Non può, quindi, che farci piacere – conclude GAGLIARDI – sapere che ormai tutti i candidati a sindaco, rimasti per anni sordi, muti ed ostili a questi stessi contenuti e politiche di sviluppo, oggi si siano resi conto, meglio tardi che mai!, che la strada sulla quale questa comunità si è avviata da tempo era e resta virtuosa e da continuare e percorrere per migliorare i risultati raggiunti.