Assistiamo, nella bellissima location delle Terme sibarite, ad un richiamo che emerge dalla relazione della Corte dei Conti, che fa emergere la gravità in merito alla vicenda delle Terme Sibarite s.p.a., che secondo i magistrati della stessa non solo non ha provveduto a ridurre il costo di spese e varie, dal 10 al 30℅ come prevede la legge, ma anzi, le ha aumentate non rispettando la legge regionale vigente in materia, l.r. 11/2015.

La Corte dei Conti ha riscontrato un aumento consistente degli oneri per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e soprattutto le spese di rappresentanza, andando così ad incrementare il bilancio dell’ente termale cassanese, che è risultato in attivo in antecedenza all’ultima dichiarazione contabile. Io però, anziché polemizzare, desidererei convincere l’attuale guida della società a partecipazione della Regione Calabria, ad un inversione netta per quando riguarda la gestione e la partecipazione ai fondi regionali, nazionali e comunitari. Perché non risulta in questi anni, da chi governa l’ente un solo progetto che è stato frutto di comparazione di progetto progettato e finanziato, visto che i molteplici fondi della Regione, dello Stato e soprattutto dell’Unione Europea, come ci spiega l’europarlamentare del mio partito Lorenzo Cesa, sono spesso messi a bando e mirano specificatamente alla categoria ed al settore termale, e sono destinati con trasparenza a voler creare cultura, sanità, turismo ed occupazione. Come il rappresentante dell’UDC, non chiedo dibattiti accesi e strumentali ma solo un cambio di rotta per il bene dell’ente e della comunità. Bisogna fare più fatti e meno parole.

Michele Guerrieri (Portavoce Nazionale Giovani UDC)