E’ stato avviato, nel corso dell’incontro del sindaco Ciminelli con gli studenti della Scuola Media locale, il Concorso che mira a dare un nome alla “mandorla di Amendolara” e provare a farne un marcatore identitario in grado di promuovere sviluppo agricolo e imprenditoriale. La produzione di mandorle ad Amendolara affonda infatti le radici nella storia millenaria del paese tant’è vero che anticamente il “Paese della Secca” si chiamava “Amigdalaria” da “amigdala” il nome latino della mandorla.
Ecco perché, secondo il sindaco Ciminelli, è importante recuperare e rilanciare il prodotto per farne un marcatore identitario ed ottenere dall’Unione Europea il marchio IGP. In questa ottica il coinvolgimento delle scuole è ritenuto strategico. Per dare un nome alla mandorla autoctona il vulcanico primo cittadino ha pensato a un Concorso destinato agli studenti sul tema “Dai un nome alla mandorla di Amendolara”. Oltre al sindaco, all’incontro con gli studenti ha partecipato l’agronoma Mariateresa Stamato e insieme hanno presentato agli studenti “Micuzzo”, il primo mandorlo auto-prodotto che sarà piantato nella villa comunale che sorge davanti al Municipio. Inizia così a prendere forma l’ambizioso progetto di realizzare il Primo Mandorleto comunale in Italia. «Per la coltivazione del frutto – ha spiegato il sindaco Ciminelli – redigeremo un disciplinare che verrà inserito nell’atto costitutivo del Consorzio di tutela della mandorla di Amendolara». Nell’occasione ai ragazzi sono stati consegnati dei semi di mandorla ed è stato spiegato loro come coltivarli. Per partecipare al concorso e presentare il nome di fantasia da dare al frutto ci sarà tempo fino al prossimo 6 aprile.
Pino La Rocca