ALTO JONIO – Convocato un consiglio comunale congiunto e straordinario degli otto comuni interessati al progetto della nuova S.S. 106 per tentare di sbloccare i lavori del 3° Megalotto Sibari-Roseto. C’è invece chi, come il segretario dei Giovani Dem di Villapiana Adolfo De Santis, pur apprezzando l’iniziativa, invita i sindaci a rompere gli indugi, a uscire dal silenzio e a dimettersi in blocco per protesta e chi, come l’associazione “Basta vittime sulla S.S. 106”, si augura che non si tratti di un’ulteriore occasione per perdere tempo e torna a suggerire ai sindaci di redigere con urgenza una Delibera del consiglio comunale congiunto e di inviarla al Ministro alle Infrastrutture Delrio ed al Governo.
Per la cronaca riferiamo che il consiglio comunale congiunto e straordinario, da tenersi domani pomeriggio 9 marzo alle 17,00 presso il Centro Polivalente dello Scalo, lo ha convocato il comune di Villapiana (presidente Michele Mauro Grande) e vi prenderanno parte i consiglieri comunali degli otto comuni interessati ai lavori con all’o.d.g. “Mobilità sulla fascia jonica – progetto-lavori S.S. 106: determinazioni”. Si tratta di un’iniziativa istituzionale promossa dal sindaco di Villapiana Paolo Montalti d’intesa con gli altri sindaci per un’azione istituzionale forte e sinergica per tentare di sbloccare i lavori del 3° Megalotto o, quantomeno, per avere dal Ministro Delrio risposte certe circa la volontà o meno di realizzare un’opera che, dopo essere stata approvata dagli organismi istituzionali dei comuni interessati, gode di tutti i pareri favorevoli dei ministeri di riferimento e aspetta solo il via libera dal CIPE. «Sui lavori del 3° Megalotto – ha scritto il delegato regionale del PD De Santis ritenendo l’iniziativa del comune di Villapiana valida ma forse non sufficiente – è calato un silenzio inaccettabile… E’ perciò assolutamente necessario che i consigli comunali dei centri interessati dalla suddetta infrastruttura, esternino la loro voce di protesta e di dissenso attraverso un’azione forte e di lampante discontinuità politica. I cittadini – conclude il giovane Dem – sono stanchi di promesse e slogan: le parole ormai non bastano più, per cui crediamo che l’unico atto di reale protesta siano le dimissioni in blocco di tutti i consigli comunali interessati al progetto al fine di convincere il governo centrale ad intervenire con risolutezza e convinzione». «Pensi anche lui a dimettersi dal Partito Democratico – è la risposta di Fabio Pugliese presidente dell’associazione “Basta vittime sulla S.S. 106” al segretario dei giovani DEM – che è il partito che ha le maggiori responsabilità dei ritardi e che pensa solo a fare demagogia attraverso i suoi parlamentari». Comunque il presidente Pugliese, pur ritenendola tardiva, plaude comunque all’iniziativa dei sindaci e suggerisce di inviare la Delibera non solo al ministro Delrio, ma anche e soprattutto al Governo, al Cipe ed a tutti i parlamentari calabresi… in vacanza a Roma».
Pino La Rocca