CASSANO – Il movimento “#OraCassano” si schiera apertamente contro le estrazioni di idrocarburi in mare e sul territorio italiano e invita i cittadini a recarsi alle urne votando “SI” al referendum del prossimo 17 aprile. Le motivazioni di tale scelta sono molteplici. Ciò che si contesta è soprattutto il metodo seguito dal Governo Centrale, il quale ha deliberatamente messo nelle condizioni le società petrolifere di avviare progetti di ricerca senza minimamente consultare le popolazioni interessate.
L’attuale sistema si basa, infatti, su processi decisionali riservati se non nella forma sicuramente nella sostanza, ai soli addetti ai lavori.
L’energia è un problema che interessa tutti e la sua disponibilità condiziona il progresso economico e sociale di un Paese, ma il modo con cui essa è resa disponibile condiziona l’ecosistema e quindi la qualità della vita. Ecco perché è importante stabilire alcune regole imprescindibili:
– superare l’attuale sistema, basato sull’esame di ogni singolo progetto che non consente un’analisi complessiva ed esaustiva di rischi e benefici di questo tipo di operazioni;
– attuare una pianificazione regionale delle concessioni minerarie che stabilisca se, dove e come e con quali prescrizioni, quali cautele, quali costi e quali benefici per la collettività;
– inserire tutto questo nel quadro più ampio delle politiche energetiche della Regione Calabria, che in modo virtuoso ha puntato ad alti obiettivi di energie rinnovabili;
– garantire un’elevata sicurezza e tutela ambientale.
Il problema che poniamo è che i territori non possono vivere sempre di emergenza e in lotta per difendersi da molteplici pericoli provenienti da operazioni che mirano a modificare il paesaggio e a introdurre rischi per l’ambiente.
Appare strano che mentre le politiche energetiche della Regione Calabria, per il periodo 2007-2013, sono state finalizzate a sostenere l’incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili mediante l’attivazione di filiere produttive connesse alla diversificazione delle fonti energetiche, mentre le altre politiche alla valorizzazione del paesaggio, dell’agricoltura, della pesca, dell’ecosistema e del turismo, il Governo Centrale legifera diversamente.
Anche l’Unione Europea è in questa direzione, nel documento “Una politica energetica per l’Unione Europea” indica tre obiettivi: maggiore competitività, sicurezza dell’approvvigionamento, protezione ambientale e le fonti rinnovabili come strumento rilevante per raggiungere questi obiettivi.
Noi siamo fermamente convinti che lo sviluppo deve essere sostenibile cioè in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri.
Per questi motivi l’impegno del movimento, nei prossimi giorni, sarà quello di raccordarsi con gli altri, sensibili a questa tematica, per informare i cittadini dei rischi che il nostro territorio corre se le compagnie petrolifere avviano concretamente le ricerche: inquinamento e contaminazione delle risorse idriche, superficiali e sotterranee dei suoli, atmosferiche, impatti da rumore, traffico, incidenti industriali, trasformazioni paesaggistiche o che incidono sul benessere delle comunità e dinamica dei processi associati.
Movimento politico
#OraCassano
oracassano@libero.it