«Mi riempie il cuore vedere che sia così forte la memoria di mio figlio anche fuori da Cosenza». È visibilmente emozionato Domenico Esposito, il padre del piccolo Giancarlo, il bimbo annegato un anno e mezzo fa anni fa nella piscina di Campagnano, presente alla rappresentazione d’un progetto extracurriculare presso l’Isituto comprensivo “Umberto Zanotti Bianco” di Sibari (foto)
sotto la supervisione delle insegnanti Antonella Esposito e Angela Folladore, le quali hanno ideato e realizzato un manuale che, tra contenuti e vignette, pone l’accento su quanto sia importante fare attenzione alle piccole grandi azioni che si compiono quotidianamente. In poche pagine divise in sette capitoli, che vanno dalla casa ai mezzi di trasporto, dalla scuola allo sport, dalla strada alla piscina, i ragazzi hanno elencato tutto ciò che può mettere in pericolo la vita se.
«Mio nipote è morto per una mancanza d’attenzione, questo sarebbe potuto accadere anche ad un mio alunno – sottolinea la professoressa Esposito, zia del piccolo Giancarlo che amava farsi chiamare “Gigi” – e dobbiamo fare in modo che cose del genere non debbano accaderne mai più». Poi ha parlato la dirigente scolastica, Rosanna Rizzo: «Nonostante il progetto sia nato da un evento drammatico, vogliamo che nella vita dei ragazzi vi sia la giusta attenzione alla prevenzione», concetto più volte evidenziato anche dal dirigente tecnico emerito del Ministero dell’Istruzione, Francesco Fusca, il quale ha ricordato quanto sia importante che la scuola s’apra al territorio, che istruisca non solo con i libri ma che aiuti a pensare, «lasciando tracce che diano senso alla vita».
Poi il ricordo del papà di Giancarlo: «Senza di lui è davvero dura andare avanti, ma lo facciamo lavorando e andando tutti i giorni al cimitero da lui, nella nostra mente è sempre presente con il suo dolcissimo sorriso».