Il futuro è oggi con lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Scuola media, Palazzo del Municipio, Liceo Scientifico e in futuro Biblioteca, Polifunzionale e tutti gli immobili di proprietà comunale maggiormente utilizzati, non hanno e non avranno più stufe e vecchi termosifoni grazie al teleriscaldamento. Ne da notizia il sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, evidenziando come «il Comune sia capace di produrre, trasformare, trasportare ed utilizzare la biomassa legnosa.
I tronchi, gli arbusti, la legna e tutti i prodotti del sottobosco, vengono raccolti e trasformati in cippato, ridotti, cioè, in scaglie. Il cippato viene trasportato presso l’impianto e inserito in questa caldaia. Attraverso le reti di distribuzione del calore, il calore viene distribuito agli edifici tramite una rete di tubazioni in cui fluisce l’acqua calda».