Procedono ormai speditamente le procedure burocratiche per dar vita, in ossequio alle direttive emanate dalla regione Calabria che ha previsto accordi intercomunali finalizzati a promuovere il miglioramento nell’efficacia e nell’efficienza del servizio di gestione dei rifiuti, la costituzione sotto forma di ATO (ambiti territoriali ottimali) e ARO (aree di raccolta ottimale), ad un consorzio intercomunale per la gestione associata della raccolta differenziata che, oltre a Villapiana quale comune capo-fila, coinvolgerà Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, San Lorenzo Bellizzi e Plataci.
Comuni questi che, dopo aver affidato ai rispettivi tecnici lo studio di fattibilità della raccolta differenziata “porta a porta” di livello intercomunale, hanno già manifestato interesse a far parte di detto consorzio. A gestire il servizio, a partire dalla raccolta “porta a porta”, allo smaltimento e al conferimento a destinazione dei rifiuti solidi urbani, sarà la BSV (Business & Service di Villapiana), la municipalizzata ormai a capitale pubblico appartenente interamente al comune di Villapiana (amministratore unico Eduardo Lo Giudice) e che ha da poco cambiato i suoi connotati giuridici proprio per svolgere i compiti d’istituto. Tra essi, oltre alla gestione già in essere della “stazione di trasferimento dei rifiuti” di tutti i 15 comuni dell’Alto Jonio (esclusa Trebisacce e compresa Saracena), si occuperà appunto della raccolta differenziata che, stando alle previsioni, dovrebbe partire nella prossima primavera, fare nei prossimi mesi le prove generali in vista della stagione estiva e approdare ad una percentuale di raccolta-rifiuti-differenziati del 65%. Oltre alla parte burocratica di adesione e di organizzazione del servizio, il comune di Villapiana ha già deliberato l’accensione di un mutuo di 541mila euro con la Cassa Depositi e Prestiti per acquistare tutte le attrezzature necessarie per il servizio ambientale (contenitori piccoli e grandi e mezzi) che la BSV utilizzerà per effettuare un servizio che si annuncia innovativo rispetto a quello già esistente in altri comuni del comprensorio. Esso, secondo quanto ha riferito il presidente del consiglio comunale Michele Grande, oltre alla raccolta domiciliare dei rifiuti in base a un calendario che sarà distribuito alle famiglie, prevede l’istituzione di alcune piccole isole ecologiche in punti strategici dei tre nuclei urbani in cui i cittadini possano conferire rifiuti di più difficile smaltimento e, soprattutto prevede l’utilizzo di tessere magnetiche in grado di sottoporre a controllo gli eventuali cittadini riottosi a differenziare e, col tempo, di organizzare delle premialità per i cittadini virtuosi in modo da incoraggiare le famiglie a differenziare non solo per rispetto verso l’ambiente ma anche per ottenere delle economie economiche. Il progetto attorno al quale si sta lavorando alacremente appare allettante e ambizioso sia per il comune che per le famiglie, ma è necessario fare presto perché il conferimento dei rifiuti in discarica si è triplicato ed i costi sono ormai a totale carico dei cittadini. Da qui la necessità di ridurre al più presto i volumi complessivi dei rifiuti che finiscono “tal quali” in discarica.
Pino La Rocca