Offrire opportunità di un lavoro a favore dei giovani per limitare il grave fenomeno dello spopolamento. E’ quello che sta provando a fare l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Gaudio attraverso un progetto di allestimento di “laboratori artistici” con cui contribuire a migliorare la qualità della vita e con cui promuovere occupazione stabile a favore soprattutto dei giovani, molto spesso costretti a fare la valigia in cerca di un lavoro che consenta loro di costruirsi un futuro.
L’occasione è stata fornita dai “Pisl – progetti integrati di sviluppo locale del POR Calabria ‘07/’13, proposti per il contrasto allo spopolamento dei sistemi territoriali marginali e in declino”. Condizione nella quale si trova da anni “il paese dei dimenticati” che, attraverso le provvidenze comunitarie (415mila euro), potrà recuperare e rilanciare alcune delle sue tradizioni popolari e metterle in rete per intercettare quella fascia di turismo culturale che finora, anche grazie a “Radicazione” e alla festa della “Pita”, ha dimostrato di apprezzare molto questo piccolo e sperduto paese dell’entroterra jonico. Si tratterà dunque di rilanciare e valorizzare, oltre alla suggestione del paesaggio e della natura incastonata nel Parco Nazionale del Pollino, le antiche tradizioni popolari e in particolare le musiche, i canti, i balli, gli antichi strumenti musicali e finanche le maschere tipiche di Alessandria del Carretto. Il progetto per il completamento e le opere complementari dei laboratori artistici, redatto dall’arch. G. De Marco e ing. A. Laschera, è stato assegnato tramite bando pubblico all’impresa “RLC srl” con sede a Crispiano (TA). Soddisfatto il sindaco Vincenzo Gaudio che da anni si batte con tenacia per frenare lo spopolamento ed evitare che Alessandria del Carretto da “paese dei dimenticati” si trasformi in “paese-fantasma”.
Antonio Monaco